Il CIO espelle l’IBA e apre alla boxe per i Giochi 2028.

Pubblicato il 24 giugno 2023 alle 18:06
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport.it

Il CIO espelle l’IBA e apre alla boxe per i Giochi 2028.

Svolta storica e nuovo ente mondiale sostitutivo. Alla preolimpica di Cracovia ben 43 nazioni presenti.

di Giuliano Orlando

Quando in un precedente articolo, anticipai che il CIO contrariamente alle previsioni dei soliti inesperti di giornata, che criticavano l’apparente stallo, non solo operava per la svolta ma aveva già un piano preciso, la risposta è arrivata giorni addietro. I membri del Comitato esecutivo del CIO, l’ente che gestisce il movimento olimpico mondiale, riunitosi il 20 giugno a Losanna, hanno espulso l’IBA in via definitiva. La decisione è storica, non avendo precedenti oltre che sostanziale, in quanto dal 2019, l’IBA era sospesa in attesa di una decisione. La votazione per l’espulsione è risultata clamorosamente unanime: 69 favorevoli, 10 astenuti e un solo membro contrario! La svolta segna lo spartiacque in proiezione Giochi 2028 a Los Angeles. Il CIO ha fatto sapere che il pugilato sarà presente, smentendo i bla-bla di chi ne anticipava l’esclusione. Al momento l’IBA gestisce quasi tutte le nazioni iscritte in passato, salvo una ventina che hanno già deciso l’uscita come gli USA, Canada, Inghilterra, Irlanda, Galles, Scozia, Filippine, Svezia, Svizzera, Nuova Zelanda, Olanda, Ucraina, Polonia, Repubblica Ceca, Lettonia, Lituania, Estonia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, sia iscrivendosi alla neonata WB (World Boxing) che disertando i mondiali maschili e femminili. Senza far rumore, di fatto la nuova sigla, dopo le olimpiadi di Parigi, verrà quasi sicuramente indicata dal CIO come la sostituta dell’IBA, quindi avrà la veste giuridica per rappresentare il pugilato mondiale dilettantistico. Il temuto limite finanziario attuale, troverà coperture appena il CIO sbloccherà i fondi per la boxe, congelati dal 2019. Fantascienza? Ci sentiremo e ci aggiorneremo dopo Parigi.

Nel frattempo alle preolimpiche di Cracovia in Polonia, (escluse Russia e Bielorussia) hanno aderito ben 43 nazioni e il Comitato dei Giochi Europei, ha messo sul ring solo arbitri e giudici non europei. Tra questi, rappresentanti di India, Kazakistan e altre nazioni ritenute fedelissime all’IBA. Un segnale non secondario per far capire dove sta spirando il vento. L’ente presieduto dal russo Umar Kremlev, aveva presentato un dossier di 400 pagine dove elencava i meriti per essere riammessa nel CIO. Ho letto alcuni stralci del voluminoso tomo, rendendomi conto che si trattava di una difesa dove la realtà dei fatti era ben lontana da quanto veniva affermato. Nel contempo l’IBA non rispondeva ad alcune richieste fondamentali fatte dal CIO tempo addietro. Su tutte il mantenimento della GAZPROM come sponsor o perlomeno far conoscere, sia pure in via riservata l’entità del contributo ottenuto (50 milioni di dollari?).  Per chi non conoscesse lo sponsor in questione, si tratta della compagnia più importante con sede a Mosca, che gestisce vendita, lavorazione e stoccaggio di gas nel mondo. Il 50% è del governo russo, ovvero di Putin, il 17% della Banca Mellon con sede a N.Y. il resto frazionato di piccoli azionisti. Oltre ad una società di sicurezza privata che recluta mercenari, compresi quelli ingaggiati dalla Russia per combattere contro l’Ucraina. L’altra riguarda la richiesta del tribunale del CIO, (TAS) di indire nuove elezioni per la presidenza, non ritenendo corrette quelle precedenti. Richiesta respinta. Ma non è finita. L’IBA ha fatto sapere che ricorrerà allo stesso tribunale per essere riammessa nel CIO!                                                                                                                                                                 

L’Italia ha usato la politica della prudenza, d’altronde non avrebbe avuto scelte alternative, se non quella di seguire l’indirizzo del CONI. Allineato da sempre col CIO. Ragion per cui al momento opportuno si staccherà ufficialmente dall’IBA per convergere verso il nuovo ente. Tra l’altro la FPI si è proposta per indire nel marzo del 2024 il primo appuntamento di recupero dove si assegnano 21 pass femminili e 28 maschili, per coprire i vuoti rimasti dopo le preolimpiche continentali, così definite. Africa dal 9 al 15 settembre a Dakar (Senegal). Asia dal 23 settembre all’8 ottobre a Hangzhou (Cina). America dal 20 ottobre al 5 novembre a Santiago del Cile (Cile). Oceania dal 27 novembre al 2 dicembre a Honiara (Isole Solomone). Sede ancora da destinare per il secondo e ultimo recupero, tra aprile e maggio. Ricordiamo che i Giochi Olimpici di Parigi avranno inizio per la boxe il 27 luglio e termineranno il 4 agosto 2024. La sede preposta per la boxe è la North Paris Arena, nella struttura del Centro Sportivo Villepinte nella zona Seine St. Denis, mentre le finali avranno luogo sul campo Philippe Chatrier, nel Centrale dove si svolge lo storico Rolland Garros di tennis.

In rapporto ai Giochi di Tokyo 2020, slittati nel 2021, il pugilato maschile scende a sette categorie, contro le otto precedenti, mentre le donne salgono da cinque a sei. Queste quella presenti a Parigi. Maschi: kg. 51, 57, 63,5, 71, 80, 92 e +92. Donne: kg. 50, 54, 57, 60, 66, 75. La Francia come nazione ospitante ha diritto a tre pass maschili e altrettanti femminili.                                                                                                                 Giuliano Orlando