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"Ilievsky? Non sapevo chi fosse questo personaggio fino a ieri mattina, poi il mio avvocato mi ha spiegato che è un latitante lontano dall'Italia e che è uno che dice un sacco di stronzate". Si difende così Giuseppe Sculli ai microfoni di RTL 102.5, a proposito delle accuse mosse nei suoi confronti dal latitante Hristiyan Ilievski nell'ambito dell'inchiesta sul Calcioscommesse. "Quello che mi dispiace - si sfoga l'attaccante del Genoa - è che ci siano dei giornalisti italiani pronti a scrivere certe cose che non stanno né in cielo né in terra, ma solo per sentito dire".
"Mi viene da ridere perché le ultime quattro partite non le ho giocate, stavo male, ed ero in panchina indisponibile quindi non mi preoccupo - spiega Sculli -. In questi mesi in cui sta parlando di questa situazione hanno tirato nel tritacarne almeno 50-60 giocatori, anche della Nazionale. Bisogna darsi un freno perché uno non si può svegliare la mattina e accusare senza prove. Sinceramente ero all'oscuro di tutto, non ho seguito questa vicenda perché non mi interessava, hanno messo in mezzo anche calciatori amici miei come Di Vaio, gente veramente pulita".