Boxe, Wsb: l'Italia sfiora la vittoria in Kazakistan

Pubblicato il 1 marzo 2015 alle 20:00:01
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport.it

L’Italia Thunder lascia Almaty, dopo il confronto col Kazakistan dominatore del girone B col rimpianto di una sconfitta di misura che avrebbe potuto essere un 3-2 in positivo. Nei precedenti incontri interni, gli Astana Arlans, avevano sempre liquidato la pratica con secchi 5-0. Stavolta  il quintetto azzurro ha superato sia il pronostico che le attese. I padroni di casa si presentano con la squadra migliore del momento, puntando su un largo successo. Ma i conti fatti in anticipo non sempre tornano. Inizia l’irlandese Barnes a mettere pressione su un Zhussupov, consapevole di non dover accettare lo scambio, ragion per cui il kazako si muove moltissimo, gira attorno e cerca di sfruttare la lunghe leve.

La tattica è giusta, ma Barnes ha un tale volume di fuoco che neppure questo folletto riesce a evitarlo. Bastano pochi attimi per riprendere fiato e Barnes scarica serie pesanti che aumentano col passare dei round. Il successo dell’irlandese è netto. C’è più equilibrio nei 56 kg. tra Yeralyev, bronzo iridato 2013 e l’altro irlandese Conlon. I due hanno boxe speculare, giocano sull’anticipo e sui riflessi. Il locale è veloce, ma non trova sempre bersaglio, mentre il rivale ha miglior scelta di tempo e sfrutta bene gli spostamenti laterali per colpire e uscire dalle repliche. Lungo i cinque round il vantaggio di Conlon è abbastanza concreto, ma solo un giudice lo premia (50-45), mentre gli altri due (48-47, 49-47) si lasciano attrarre dall’aria di casa. Per la precisione, il match viene interrotto quando manca meno di un minuto al termine, con l’azero ferito dopo un presunto scontro di teste. Due giudici per l’azero e il terzo per Conlon. Vittoria rubacchiata, che purtroppo diventa determinante nel risultato finale. Un Mangiacapre (64) in palla, rapidissimo e preciso, non consente a Ualikhanov la minima speranza di poter superare un rivale che lo sovrasta in tutti i temi.

La boxe dell’italiano è deliziosa nella sua finezza, al punto che i kazaki alla fine lo applaudono caldamente. Gli altri due confronti segnano giustamente due vittorie previste per i padroni di casa. Nei medi, Munno non sfigura, ma di fronte ad un Nursultanov non certo imbattibile, un  pizzico di determinazione e cattiveria in più, poteva portare alla vittoria. Così non è stato e l’azero, giustamente, ha vinto. Dura meno di   due riprese la sfida tra Levit, il miglior massimo azero, titolare in nazionale a cominciare dai mondiali 2011 a Baku in Azerbajan, troppo esperto e completo per Endri Spahiu, che fin dall’inizio capisce la superiorità del rivale. L’arbitro ci mette del suo, contandolo con eccessiva rapidità e squalificandolo nel round successivo per aver espulso tre volte il paradenti. Un risultato già scritto, che nulla aggiunge sia al vincitore che allo sconfitto. Un 3-2 per i padroni di casa, che chiudono imbattuti l’andata dei playoff, ma che mai sono andati così vicini alla sconfitta.

Risultato subjudice:  l’Italia ha chiesto alla Commissione Tecnica di visionare il filmato relativo a Yeralyev-Conlon, che si è concluso per RDT a 1’51” della quinta ripresa, in quanto il kazako non poteva proseguire essendosi ferito a causa di una testata. Le immagini dimostrano che la ferita è dovuta ad un pugno regolare, il che cambierebbe il verdetto in kot per l’irlandese. Dubitiamo ci possa essere un cambiamento. L’Italia conclude l’andata dei play off  al quarto posto con 13 punti, dietro al Kazakistan (21), Usa (15) e Azerbajan (14).  Nella prima di ritorno, l’Italia torna a Milano, nell’inedito Alcatraz, solitamente ubicato ai concerti e in precedenza come sala da ballo e night. Un debutto impegnativo contro l’ambiziosa Azerbajan, che all’andata ci rifilò un pesante 4-1. Tempo di rivincite con i kg. 52, 60, 69, 81 e +91. Prevista la diretta su SportItalia.