Boxe - Sospeso il torneo di Londra a tempo indeterminato. Restano i risultati conclusi acquisiti

Pubblicato il 17 marzo 2020 alle 00:00:05
Categoria: Boxe
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Hanno chiuso la stalla quando i buoi erano già fuggiti. I signori che compongono la Stak Force organizzata dal CIO, hanno capito che il corona virus era in pieno sviluppo anche nel Regno Unito, per cui nel pomeriggio di ieri hanno diramato un comunicato in cui informavano che per non far correre il rischio per le nazioni ospiti del torneo, al rientro, è stato sospesa la manifestazione, in attesa di tempi migliori. Comunicato bugiardo, perché nasconde l’errore iniziale di averlo fatto partire, mettendo in pericolo 316 atleti provenienti da tutta l’Europa, una sessantina di nazioni. Essersi preoccupati del ritorno fa inorridire e conferma che questi signori sono talmente ignoranti non solo come i giudici e gli arbitri, incapaci e privi di una uniformità di giudizio, ma soprattutto nel preservare la salute di oltre un migliaio di persone presente a Londra, tra pugili, tecnici e accompagnatori. Quello che sconvolge e che nel comunicato viene detto: “La priorità assoluta della Task Force è di salvaguardare la salute di atleti, funzionari e tutti gli altri partecipanti. Dalla fase di preparazione dell'evento, ha lavorato in stretta collaborazione con il Comitato Organizzatore Locale (LOC), così come i suoi esperti medici e le autorità sanitarie nazionali, per stabilire le misure precauzionali necessarie. In conclusione la Task Force ha deciso di sospendere l'evento, tra le crescenti restrizioni sui viaggi globali e le misure di quarantena, al fine di consentire ai partecipanti di oltre 60 paesi di adeguare i loro piani di ritorno”.

Se non fosse drammatica la situazione, ci sarebbe da pensare che siamo alle comiche. Secondo le loro previsioni il torneo dovrebbe riprendere a maggio-giugno. Ipotesi ottimistica, che conferma la pochezza dei questa Task Force, che fa rimpiangere il passato e quanti disastri hanno combinato Wu e Kim, rovinando una delle più importanti federazioni al mondo. Lascia interdetti anche l’atteggiamento passivo delle federazioni, che non hanno mosso alcuna azione per fermarlo prima che partisse. Tutte, nessuna esclusa. La Task Force, non solo ha sbagliato a iniziare il torneo, ma si è resa responsabile di ulteriori e gravi danni, facendolo proseguire anche ieri (lunedì) ben sapendo del pericolo. Al momento alcune categorie sono arrivate ai quarti, in altre siamo ancora agli ottavi. L’Italia ha in gara tutte e cinque le azzurre, due sono già nei quarti (Cosentino e Carini), la altre tre (Testa, Nicoli e Severin) sono agli ottavi. La squadra maschile, ha denunciato purtroppo la modestia prevista, oltre ad una crisi nei ricambi, visto che abbiamo portato nei +91 Clemente Russo di 37 anni, il più anziano dei 217 maschi presenti e Vincenzo Mangiacapre, professionista con 3 vittorie, l’ultima il 5 maggio 2019, di 31 anni, bronzo ai Giochi di Londra 2012. Entrambi subito fuori. Come Cappai, Maietta, Di Lernia e Cavallaro. Restano ancora in gara Muhaiidine (91) e Fiori (81). Non ci sono colpe specifiche, ma una preoccupante mancanza di forze nuove in grado di dare speranze in prospettiva, nonostante la federazione abbia investito moltissimi soldi nella preparazione.

Giuliano Orlando