Boxe: stasera ad Assisi il "Gran Gala del Pugilato"

Pubblicato il 22 dicembre 2012 alle 11:37:49
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport.it

L’accostamento tra Assisi, la terra di S. Francesco, e il pugilato come noble art, sembra quasi un assurdo. Il diavolo e l’acqua santa in simbiosi, invece, è una realtà concreta e consolidata nel tempo. La cittadina umbra che ha dato i natali al “poverello d’Assisi” nel 1222, proclamato patrono d’Italia nel 1939 da Pio XII, è da decenni il riferimento dei grandi eventi in guantoni, grazie al presidente federale Franco Falcinelli e al sindaco, l’ing. Claudio Ricci, la cui sensibilità ha dato lezione etica a molti detrattori di routine, dimostrando che il pugilato è un esempio di etica sportiva, l’ultimo dei quali si chiama Roberto Cammarelle, un milanese da tempo residente ad Assisi, campione olimpico morale a Londra.

Sarà proprio il mancino più titolato tra i giganti in maglietta il capofila di un esercito che si è dato appuntamento questa sera nella bellissima Sala delle Volte per il  “Gran Galà del Pugilato – Da Milano 2009 a Londra 2012”, per celebrare 4 anni superlativi e per salutare il cammino “italiano” di Franco Falcinelli, che nella boxe è entrato nel 1962 come atleta, percorrendo tutte le tappe, arrivando ai vertici mondiali dell’AIBA. Per questo, gli verrà assegnato il premio speciale alla carriera, le nozze d’oro che precludono ad un periodo non meno prestigioso.

L’aspetto più qualificante della festa è il coinvolgimento assoluto del mondo pugilistico. Diciamo che non manca nessuno dei campioni che hanno scritto la storia di un quadriennio magico: Cammarelle, Russo, Mangiacapre, Picardi, Parrinello, Valentino, Cappai, Bundu, Boschiero, Spada, Sarritzu, Fragomeni, Zamora, la Galassi e la Gordini per citare i più noti, fino alle speranze per i Giochi di Rio 2016, quali Turchi, Cavallaro, Colella, la Testa e Roberta Bonatti. Senza dimenticare coloro che hanno avuto il merito di far crescere sia i campioni che le speranze, ovvero i tecnici, i maestri, da quelli societari ai nazionali, con Damiani e Bergamasco in testa. Poi i medici, i fisioterapisti  e anche gli arbitri. Non sono stati dimenticati neppure coloro che organizzativamente hanno creato l’opportunità di portare il nome dell’Italia come esempio. In particolare i Mondiali disputati nel 2009 a Milano, un gioiello per la perfezione che il gruppo guidato da Andrea Locatelli ha costruito. Pure i media avranno un riconoscimento, a conferma del messaggio di uno sport dall’impatto emozionale assoluto. Basterebbe ricordare la storica riscossa di Russo nella semifinale olimpica, diventata l’impresa più votata tra quelle da ricordare.                                                                           

La serata sarà condotta e presentata da Luca Corsolini di Sky. Nel corposo vernissage, la recitazione dell’attore Davide Mancini, che proporrà  un piccolo estratto della piecè teatrale “Il Pugile Sentimentale”, che sta portando in giro con successo nei teatri italiani. Nell’ultracentenaria storia della boxe italiana, nessuna manifestazione rievocativa aveva portato un numero così alto di adesioni. Per festeggiare un quadriennio indimenticabile, sognando un bis alla brasiliana, nel 2016.