Boxe: Scarpa si conferma tricolore superpiuma

Pubblicato il 26 gennaio 2013 alle 18:03:44
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport.it

L’altra sera a Santena, alla periferia di Torino, in una riunione allestita dalla Boxe Cavallari, oltre mille spettatori hanno applaudito a lungo la vittoria di Andrea Scarpa (9-2) che difendeva il tricolore superpiuma, contro Floriano Pagliara (14-5-2) battuto per kot al secondo round. Un successo importante del giovane (25 anni) allievo di Filippo Grasso, il tecnico che lo ha fatto crescere con pazienza e lungimiranza. L’avversario messo kot non era certo vittima designata, semmai il contrario. Pagliara, pugliese di origine, nato in Germania (genitori emigrati), residente a Cecina (Pi) fino al 2008, quando decise di andare a vivere a New York per ricostruire la carriera in positivo, dopo una sconfitta bruciante in Italia, il ruolo di sfidante gli spettava di diritto per i risultati ottenuti negli Usa.

Purtroppo ha pagato la fragilità della mascella e i colpi al veleno di Scarpa, che sta compiendo un salto di qualità,  lasciando sperare in un futuro capace di andare oltre i confini nazionali. La sua storia pugilistica inizia nove fa, quando entra in palestra. La famiglia arriva da Foggia, il ragazzo è secco come un’acciuga, il tecnico Grasso, un passato da dilettante di altissimo livello con presenze in nazionale, lo imposta da longilineo insegnandogli i colpi lunghi per sfruttare al meglio le lunghe leve. La crescita non è facile e le delusioni non mancano. Dopo buoni successi tra i giovani, tra i dilettanti non decolla. I vantaggi dell’altezza e dell’allungo (alto 1,83 per meno di 59 kg) non si concretizzano quasi mai. Il ragazzo è troppo indeciso, gli addetti ai lavori affermano che manca di carattere. Solo il suo tecnico lo difende e giura sulla qualità. Potremmo dire col vecchio proverbio, che “L’occhio del padrone ingrassa il cavallo”. Andrea passa professionista nel 2011. Dopo il successo al debutto, arrivano due sconfitte, contro Tommasone e Finiello, campioni italiani nei dilettanti. Il motivo è la mancanza di decisione nei colpi. Frenato da una timidezza che il ring non consente.

A quel punto, solo il suo tecnico non demorde: “Nel momento in cui si sblocca, saranno guai per tutti”, sicuro che questo atleta esploderà. Sembra un previsione dettata solo dall’affetto per un allievo che ha fatto crescere dall’età di 16 anni. Invece il maestro ha visto giusto. Dal luglio dei 2012 inizia la striscia vincente che lo porta al titolo italiano. L’avversario è Nicola Cipoletta, che combatte in casa a Castel Volturno (Caserta) ed è favorito. Dopo la solita partenza lenta, Scarpa inizia a muovere le lunghe braccia e per l’avversario è notte: kot al nono round. L’opportunità della presenza sul piccolo schermo, amplia la popolarità di questo ragazzo pugliese che Torino ha adottato e adesso si presenta come reale speranza nel panorama nazionale. Fatto importante, viste le difficoltà del nostro professionismo, in cui solo gli ultratrentenni la fanno da protagonisti, per evidente mancanza di ricambi. Scarpa con la vittoria di prepotenza contro Pagliara, sale nelle quotazioni, ma dovrà ancora crescere per puntare all’Unione Europea e poi all’europeo assoluto. Due parole le merita anche il welter Riccardo Pintaudi (7) che ha costretto alla resa il coraggioso Rocco Di Palmo (9-4-1) in meno di due round. Il campione in carica Frezza avrà uno sfidante di qualità.

Alberto Brasca, nuovo presidente federale, conferma la linea tracciata dal suo predecessore Falcinelli, impegnato a visitare il centro di Assisi, assieme al presidente dell’Aiba, l’architetto Wu. Ci auguriamo che non dimentichi il professionismo, altrimenti il rischio di perdere ulteriormente terreno sul piano internazionale, potrebbe diventare irrecuperabile. In Italia organizzare è sempre più difficile e oneroso e la franchigia italiana nelle World Series ha bisogno del sostegno reale della federazione. C’è grande attesa per il 2 febbraio a Caserta per la sfida tra Italia Thunder Dolce & Gabbana e i leoni britannici, che giungono in Italia decisi a vincere.