Boxe: Bundu stende El Massoudi e chiama Malignaggi

Pubblicato il 2 dicembre 2012 alle 16:32:08
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport.it

Nel momento in cui concedi al rivale El Massoudi, giunto dalla Francia per scalzarti dall’europeo welter, meno di tre minuti, è chiaro che si debba parlare di trionfo. Così è stato per Leo Bundu sul ring di Rezzato (Brescia), davanti ad un buon pubblico, presenti il candidato alla presidenza della Fpi, il dottor Antonio Del Greco, in veste di supervisor e la neo eletta al Crl signora Luisella, la serata allestita da Mario e Cristiano Loreni ha confermato che l’italiano merita l’opportunità mondiale. Descrivere la sfida non è certo difficile. Bundu è partito subito forte, incrociando con bella scelta di tempo le lunghe leve del transalpino, impegnato a sua volta nel cercare bersaglio passando sopra la guardia del campione. La differenza l’ha fatta la velocità di braccia di Bundu che al primo scambio ha centrato El Massoudi col gancio mancino, costringendo l’avversario ad una smorfia significativa. Avendo capito che il tocca e fuggi non funzionava, lo sfidante prova a tenere botta.

Tattica suicida contro uno che fa dello scambio l’arma vincente. Infatti al successivo contatto le gambe del francese davano il segnale di pericolo e, pochi istanti dopo, sempre il gancio sinistro di Bundu centra la mascella del rivale che va al tappeto e, pur rialzandosi in tempo, non ottiene dall’arbitro spagnolo il permesso di proseguire. “Gli tremavano le gambe e lo sguardo non era presente”, ha detto il referee dopo la decisione del ko. Di routine le proteste dall’angolo dello sconfitto. Per contro il campione confermato è tornato sul mondiale a cui aspira. “Se dovevo dimostrare che sono al meglio, il risultato odierno ha risposto alle attese. Dopo tre difese mi pare giusto puntare al titolo iridato. Mi sento in grande condizione, anche se ho 38 anni. Ho letto le dichiarazioni di Malignaggi e lo ringrazio per l’apprezzamento, ma io voglio incontrarlo concretamente, visto che è il campione in carica Wba”. Interviene il manager Mario Loreni, con una proposta che condivido pienamente. “Lo sfidante ufficiale è il polacco Rafal Jackiewicz (42-10-2), già visto in Italia battere Lai per  la cintura Ue. Un match di alto contenuto tecnico tra due campioni di valore. Perché la Wba non lo qualifica come semifinale per designare lo sfidante al vincitore del mondiale tra Malignaggi e l’argentino Gabriel Chaves numero 1 del ranking?”.

In attesa che il desiderio si tramuti in realtà, Bundu torna a casa soddisfatto della sua prova, anche se la brevità ha tolto al pubblico uno spettacolo che il guerriero nato in Sierra Leone, ma fiorentino a tutto tondo, assicura ad ogni match. “Non pensavo ad una soluzione tanto rapida, ma sul ring non puoi rinviare a dopo quello che ottieni subito. E’ la legge del ring”.

Il contorno ha offerto un ventenne superwelter romeno di Oradea, residente a Piacenza da cinque anni con famiglia, allievo della Salus e Virtus di Mosconi e Alberti, fulminare il tunisino Ouerghi dopo 1’26” con un gancio sinistro al mento. Fisico aitante, ottimo anche nei dilettanti, attende la nazionalizzazione e potrebbe essere un soggetto con grandi prospettive nei medi.

Brunet Zamora, tornato nei leggeri, ha giocato contro Carrero nicaraguegno di buona volontà, battuto in 6 round, condotti col freno tirato dall’italo cubano, che guarda con molta attenzione alla prossima contesa tra Giacon e Marsili per il vacante europeo, fissata a gennaio a  Civitavecchia, trasmessa in diretta da Sky. Poco da dire sulla prestazioni del massimo Tuiach, che spera di vedersela con Modugno campione italiano. Aver battuto Bogdanovic, un croato parecchio sovrappeso per abbandono al quarto round, non aggiunge nulla. Opaca la prova di Esposito nei superleggeri, incapace di uscire dalla ragnatela del longilineo Garcia del Nicaragua, che ha saputo legare così bene da finire battuto ai punti. Il sardo Murgia, 25 anni medio imbattuto, ha colto la nona vittoria a spese del croato Markovic, che non sarebbe male qualora si presentasse preparato. Si è arreso al terzo round sotto i colpi al corpo dell’isolano, pericoloso alla media distanza. Loreni ha dato appuntamento al 26 dicembre a Piacenza con un cartellone di buona qualità.