Boxe: Prodan giustiziere al Principe. Bene Esposito, Nmomah e Rondena

Pubblicato il 3 aprile 2017 alle 18:42:40
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport.it

Ancora un successo di pubblico e dello spettacolo pugilistico al Principe di Milano, nonostante non ci fossero titoli in palio. I quattro incontri programmati hanno soddisfatto il pubblico, che ha lasciato la sala con negli occhi il devastante ko inflitto da Maxim Prodan al quotato magiaro Istvan Dernanecz (10-6), mettendo in bacheca la decima vittoria, tutte prima del limite. L'ospite, dopo pochi scambi è stato costretto alla resa, sotto una gragnuola di colpi al viso, di impressionante precisione e potenza. Il tutto in meno di tre minuti. Esattamente 2'57"! Che l'ucraino sia una macchina da guerra lo si intuiva fin dai primi incontri, ma nelle ultime esibizioni la caratteristica sta perfezionandosi e a questo punto, il prossimo test deve essere di alta qualità. D'accordo anche Alex Cherchi il promoter: "Ho ingaggiato Dernanecz, dopo aver visto il record. Ha combattuto due volte negli Usa, una in Canada e in Slovacchia, oltre che nella sua patria. Mi avevano assicurato che era un ottimo elemento. Pensavo che impegnasse Maxim, invece ha retto solo un round. Rivedendo l'azione del KO, confesso che la potenza dell'ucraino mi ha impressionato. Lo ha distrutto con due combinazioni devastanti. Tempestivo l'intervento dell'arbitro. Lo riproporrò a fine maggio, cercando un rivale assai più impegnativo, anche se questo costerà parecchio. Tra spese e borsa, il magiaro è costato attorno ai 3500 euro. La OPI Since 82 non ha big sponsor o contributi di alcun tipo, semmai solo spese. Gli arbitri mi costano 800 euro, il dottor Giulio Clerici, un vero amico, 500 euro. Se penso che tempo addietro, fummo costretti a chiamarne uno da Torino, che solo di viaggio e alloggio ci costò 600 euro. La SIAE ha il 5% dell'incasso. Per farla breve, la serata, con le altre borse ai pugili, che abbiamo regolarmente pagato, è costata circa 13.000 euro, quindi sono andato in rosso. Ma questo non ci ferma, perché abbiamo un progetto e speriamo che a gioco lungo dia i suoi frutti". 
 
Tra i nomi che figurano nel progetto, ci sono il ventenne nigeriano Samuel Nmomah, allievo di Marco Crestani da Novara, il ventiduenne Nikolas Esposito della Apot 1926, dei fratelli Pasqualetti e Matteo Rondena cruiser milanese che ha voluto riscattare la sconfitta subita nel precedente incontro. Tre nomi per il futuro italiano in guantoni. Tutti hanno superato i test nel modo migliore. Compreso Nmomah, reduce da un malanno di stagione, che lo ha sicuramente condizionato, dato vincente contro il mai domo Tonino Barbagallo, catanese con la valigia pronta, orgoglioso e tenace. Dopo i primi tre round sofferti, ha tirato fuori le unghie, tenendo a bada l'ancora acerbo giovanotto di colore, dai grandi mezzi, al momento in embrione. Match piacevole, utile ad entrambi, senza escludere una rivincita. Nick Esposito, 22 anni,una buona carriera in maglietta, dallo scorso dicembre professionista, ha disputato il terzo match contro il serbo Predrag Cvetkovic, proveniente della kick, dimostratosi sul ring decisamente migliore del record (0-4) e c'è voluto un Esposito brillante, sempre in attacco, dal ritmo asfissiante per farlo recedere dai propositi bellicosi. Il serbo, nei pochi momenti in cui prendeva l'iniziativa dimostrava di avere potenza e precisione. Averlo sfiancato, facendolo terminare al limite delle forze, è un ottimo risultato. 
 
Esposito, seguito da papà, ha una bella varietà di colpi, mobile e in costante miglioramento, lontano parente del disordinato dilettante, tutto cuore e poca testa, ha un solo handicap, fisicamente è un welter. Senza voler dare consigli. "Non potevo chiudere una carriera iniziata dieci anni fa, per pura passione, con una sconfitta. A 27 anni puoi ancora tentare di fare qualcosa". Così ha detto Matteo Rondena (5-3) prima di affrontare il croato Bozinovic, battuto per kot al terzo round, dopo tre conteggi. Adesso inizia il recupero e speriamo che Matteo non inciampi più su tipi come Kun, che lo scorso luglio lo mise out. I mezzi non gli mancano, dovrà solo capire che la boxe a mezzo servizio è difficile da praticare ad alto livello. Nella prossima serata, prevista il 20 o il 27 maggio, dovrebbe debuttare il superleggero Donatello Perrulli, campione italiano youth 2013, chiamato in nazionale varie volte. L'allievo di Biagio Pierri della Rocky Marciano, ha talento, se avrà voglia di soffrire, potrebbe essere la bella novità della categoria. Ci sarà anche Michele Esposito, varesino ed ex tricolore welter. Oltre ai quattro visti sabato scorso. Niente male. Due parole anche sui dilettanti che hanno fornito ottime prestazioni. Andrea Curci ha superato ai punti Vito Luca Borrelli, mentre Stefano Buttiglione ha perso di stretta misura contro Simone Carlin. Infine, Angelo Mirno ha faticosamente Omar Kobba. A Valenza (Alessandria), un pimpante Luciano Randazzo (9-2-3) ha riconquistato il vacante tricolore superleggeri, perduto a tavolino - infortunato prima della difesa contro Francesco Lomasto (11-1) - battendo ai punti il triestino Luca Maccaroni (8-4-3), dimostratosi a sua volta valido competitore, tanto da meritare una prova d'appello, considerato il poco tempo a disposizione per questa sfida. Nei superwelter, Lazzarato (6) batte Cigaronovic (Ser. 4-5-2) kot 4, mentre il medio Francesco Capuano (1-3) batte Ndreu (Alb.1-2) 4 t.