Boxe: Moscatiello vince e convince al Principe

Pubblicato il 21 marzo 2016 alle 14:53:15
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport.it

In tempi di magra, anche una serata mista, ha effetti positivi sul pubblico degli appassionati,  Il riferimento è alla riunione pugilistica allestita da Alex Cherchi al Principe di Milano, l’unica location che ospita eventi in guantoni. Nell’occasione il richiamo era puntato sul ritorno di Antonio Moscatiello, il welter che lo scorso dicembre aveva impegnato a Londra l’ex mondiale Paul Malignaggi per l’Unione Europea. Il pubblico non ha tradito ed è accorso per valutare l’esibizione del milanese contro un collaudatore di qualità come l’ungherese Laszlo Fazekas, ungherese tosto che ha provato a capovolgere il pronostico fino all’ottavo e ultimo round.

Una battaglia spettacolare, con scambi alterni, anche se a gioco lungo la maggiore consistenza atletica e tecnica dell’italiano si è fatta sentire e al quarto round ha fatto tremare le gambe al magiaro con un destro alto, cercando di chiudere il match, trovando valida resistenza in un rivale deciso a non mollare, anche nei momenti difficili. Incontro piacevole, riscontrando un buon movimento sul tronco di Moscatiello che ha saputo evitare i lunghi sinistri di Fazekas, nel tentativo di tenere il nostro a distanza.

Il prevedibile motivo del match, ha permesso comunque al pugile della OPI2000 di allungare round su round, anche se non è mai stato facile. Di più, c’è voluto un buon Moscatiello per battere questo magiaro che ha mestiere e qualità e si batte per vincere. Buona la prestazione anche del medio Catalin, romeno che vive a Milano, un bel mancino che cresce ad ogni incontro. Stavolta ha battuto l'altro magiaro Jozsef Racz, tenace oppositore, ma sempre in difesa, che ha tenuto i sei round con molta dignità. Vince Ilaria Scapece, peso mosca proveniente dalla palestra dei fratelli Pasqualetti intestata a Ottavio Tazzi, l’indimenticato maestro di tanti campioni.

Era al secondo incontro, ribattendo la serba Jovana Trifunjagic, biondina di bell’aspetto ma senza consistenza, che ha retto i quattro round, più per la smania di vincere della milanese, che invece di ragionare, si è sempre  buttata in avanti mulinando le braccia, senza una tattica logica. Ha stravinto, ma deve capire che non è questa la strada del futuro della carriera. Gli incontri dilettanti hanno piacevolmente intrattenuto il pubblico. Belle le loro storie. Il mediomassimo Casati, 30 anni, manager in una onlus milanese, è passato dai 400 metri alla boxe, per capire cosa sia questa disciplina: "Mi ha sempre attratto la boxe, ma temevo di rompermi. In verità è molto meno traumatica di quanto dicono. Ho provato e vinto e mi sono divertito".

Il medio Abadalla, origine nordafricana, nato a Milano, ha 25 anni e continua a vincere. Lo ha fatto, superando il più basso Romaniello che ha cercato invano di trovate bersaglio. "Ho trovato un ambiente ideale alla OpiGym di Franco Cherchi, siamo tutti amici. Salire sul ring è un pieno di adrenalina". Il leggero Robotti, studia alla Cattolica, ha 20 anni e intende proseguire fino al professionismo: "Avevo iniziato male, perdendo i primi due incontri, poi ho iniziato a vincere ed è molto più divertente. Faccio i complimenti al mio avversario Zuhir, davvero bravo". Andrea Chirico, altro allievo della OpiGym, aveva iniziato a 17 anni, poi un incidente alla spalla lo ha tenuto fermo 4 anni. E’ tornato a ha vinto contro il coraggioso Sous della Testudo, che ha concluso alla grande, ma non è stato sufficiente per farcela. "Onore al mio rivale, - dice Andrea - avrei accettato anche il pari. Pronto a dargli la rivincita". Nello spirito di quella cavalleria che il ring insegna.

Dopo il buon esito della serata, Alex Cherchi, traccia il futuro di Moscatiello: "La sua esibizione a Londra è piaciuta agli inglesi e pensiamo di farlo combattere per una cintura di sigla ancora in Inghilterra, visti gli ottimi rapporti di mio fratello Cristian con i promoter inglesi. Moscatiello lo rivedremo a Milano a giugno. Perché solo dopo tre mesi? "Perché la situazione italiana è questa, non ci sono sponsor forti e la Rai paga il costo della borsa di un pugile. Quindi non possiamo riproporre Moscatiello a tempi brevi. Per noi i pugili debbono essere pagati nel giusto, non con quattro euro. Noi facciamo così, gli altri non ci interessano. In Aprile torniamo al Principe con due titoli italiani, uno di boxe e l’altri di Thay. Novità che spero portino pubblico nuovo".