Boxe: Italia Dolce & Gabbana da applausi contro gli Usa

Pubblicato il 13 gennaio 2013 alle 16:02:40
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport.it

Leggi: Italia batte USA 5-0 e pensi ad un trionfo facile, facile. In realtà è stata lotta durissima in tre match su cinque. Decisi all’ultimo round, con rimonte incredibili di Suarez, Szello e Modugno, che hanno capovolto il risultato allo sprint. Il fattore campo ha sicuramente aiutato i nostri, non sui giudici, che hanno operato con più equilibrio del solito, e anche gli arbitri sono parsi più attenti. Il pubblico è stato l’uomo in più.  

Al Palaforum di Assago, che presenta il solito bel colpo d’occhio, tanti spettatori che ormai non tradiscono più, dando merito allo staff che Andrea Locatelli coordina sempre meglio, lasciando il ruolo di primo responsabile a Paolo Casserà, general manager Claudio Ballor, la segreteria a Mara Zappalà, le comunicazioni e il marketing, oltre ai rapporti con la stampa a Guia Peres, di portare avanti un indovinato programma organizzativo che nonostante alcune critiche interessate, i fatti continuano a smentire.

La prova finestra si è avuta ieri sera. Non solo i vip a bordo ring, ma tutti e tre i candidati alla successione di Falcinelli, in bella mostra: Del Greco, Brasca e pure Becchetti che ha sempre criticato le WSB, ritenendole un ibrido più dannoso che utile. Evidentemente ci sta ripensando. Sul ring i pugili hanno smentito con lo spettacolo di alto livello le fosche previsioni. Inizia Picardi nei gallo contro il più alto Perez, che dimostra coraggio ma un tasso tecnico inferiore. L’italiano è brillante, veloce e preciso. Oltre ad una maggiore esperienza.

Fattori decisivi per il netto successo di un Picardi che vedremo presto tra i professionisti. Ben più equilibrata la sfida tra il filippino Suarez e Yunusov, mancino tazjiko, medagliato sia ai Giochi che ai mondiali, duro come l’acciaio, che nel secondo round incrocia col sinistro il volto del simpatico Charley costretto al kd. A quel punto per il nostro pugile strada tutta in salita, che aumenta al terzo round, assegnato da due giudici al tazjiko, il terzo al filippino. L’arma in più per Saurez diventa il tifo dei filippini (oltre 300) che lo incoraggiano senza un attimo di sosta. L’atleta trova energie incredibili, capaci di stancare Yunusov sorpreso da tanta vitalità. Il match è ad alta tensione, spettacolare e incerto fino all’ultimo pugno, che premia un generoso Suarez, preparato al meglio. Il verdetto è alle preferenze (47-47, 47-47, 49-46).

La terza vittoria la conquista il mancino francese Tavarez sul trentenne Joseph, professionista dalle braccia lunghe ma di scarsa fantasia. Cinque round fotocopia, piacevoli ma non certo esaltanti. Tavarez fa il minimo indispensabile per aggiudicarsi tutti i round. Siamo al 3-0. Nei mediomassimi la struttura atletica del bosniaco Bosnjak, titolare degli Usa, è impressionante. Al confronto il magiaro Szello, sembra di una categoria inferiore. Per fortuna, alla superiorità muscolare non corrisponde il tasso tecnico.

Bosnjiak ha un solo colpo in canna: la sventola sinistra, pesante come un macigno, ma raramente a bersaglio. Szello è più veloce ma i suoi colpi risultano senza potenza. Inoltre per andare a segno, deve chiudere la distanza prendendo rischi. Il rapporto dei colpi è favorevole al  magiaro, ma quando il bosniaco tocca, sono dolori. Si arriva all’ultimo round in perfetta parità. Decide il quinto tempo. E prevale il miglior pugilato del magiaro che trova la forza di tenere l’iniziativa e portare ai Thunder Italia il quarto successo. Mancano i supermassimi. Russo declina l’impegno per il mal di schiena e Modugno lo sostituisce contro Koon III, nulla di  straordinario ma mobile e furbo.

L’inizio è disastroso, la differenza di velocità di gambe e di braccia a favore del colored Usa è stridente. Koon colpisce e sparisce, Modugno spara a vuoto. I primi due round vanno all’americano al quale basta una ripresa per dare alla squadra il successo della bandiera. Modugno è pure ferito. All’angolo Damiani e Bergamasco non si arrendono. Lo invitano a scuotersi e l’atleta risponde, trova quella forza mentale che gli era mancata in precedenza. Una rimonta incredibile e bella, che trascina il pubblico all’entusiasmo. Modugno vince dando tutto e qualcosa in più. Merita gli applausi, anche se è onesto dire che i cinque round delle WSB non sono adatti ad un gigante che soffre il ritmo frenetico. Stavolta ha messo il cuore oltre l’ostacolo. Che poi qualcuno abbia scritto che la vittoria di Modugno sia stata una passeggiata conferma quanta disinformazione spandano certi siti. Un vero peccato.

Il 5-0 dell’Italia assume importanza doppia. Per la contemporanea sconfitta di Gran Bretagna a Kiev (4-1) e della Germania in casa, contro il Kazakistan 4-1) i tre punti portano a quota 10 la franchigia dei Thunder e il secondo posto nella classifica generale. Venerdì a Goppingen, non lontano da Stoccarda, affondiamo la Germania e sarà la sfida importante per confermare la posizione. Una sconfitta 3-2 porterebbe un punto, ma la squadra vuol vincere. Intanto è iniziata la riscossa dell’Ucraina che venerdì ha messo sul ring  i due gioielli Lomachenko e Usyk che hanno spadroneggiato contro i britannici e il 2 febbraio saremo ospiti proprio a Kiev.  A quel punto sarebbe opportuno essere già in zona sicurezza per passare agli ottavi.