Boxe: l'Europeo Medi a St. Vincent

Pubblicato il 2 giugno 2017 alle 20:34:27
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport.it

E’ accaduto quello che non ti aspetti. Il Grand Hotel Billia di St. Vincent, in Valle D’Aosta, riprende il filo sportivo con la boxe, meglio la grande boxe, sospeso dal 27 febbraio 1991, nella serata imperniata sul mondiale supergallo  IBF, difeso a fatica dal sudafricano Welcome Ncita contro uno scatenato Sugar Baby Rojas, colombiano di grande temperamento. Nell’occasione salirono sul ring i nostri Contorno, Aiello e Giorgio Campanella, il crotonese, di stanza in Romagna, che qualche anno dopo, il 27 maggio 1994, sul ring di Las Vegas, sfiorò  l’impresa mondiale, mettendo al tappeto il grande Oscar De La Hoya, prima di arrendersi. Aosta e St. Vincent,  hanno una storia in guantoni di lunga data. Il primo appuntamento data dal 16 giugno 1949, qualcosa come 68 anni addietro. Salvatore Cherchi, instancabile memoria storica degli organizzatori, affiancato dai figli Cristian e Alex, ha compiuto l’ennesimo miracolo,  riallacciando un discorso importante per riportare il pugilato che conta nella prestigiosa struttura, dando appuntamento la sera del 17 giugno, allestendo una vera maratona di pugni.

Il clou è affidato all’attuale campione d’Europa dei medi, il romano Emy Blandamura (26-2) e allo sfidante volontario, il sardo Alex Goddi (30-1-1) da non sottovalutare, avendo un’ottima base tecnica, supportata da una notevole freschezza atletica. Blandamura non lo si scopre oggi, è l’esempio della tenacia che non si arrende mai. Dopo due tentativi europei falliti, ha ricominciato da capo e il 3 dicembre scorso a Colleferro  non lontano da Roma, dopo una battaglia spettacolare ed equilibrata ha avuto la meglio sul non meno motivato Matteo Signani, che gli ha reso la vita dura fino all’ultimo istante. Il vincitore della sfida del 17 giugno, può sognare il traguardo iridato e Blandamura che ha 37 anni, contro i 29 del rivale, sa che non può permettersi distrazioni. La Opi Since ’82, presenta il gigante del momento, reduce dall’importante  vittoria di fine gennaio a Macao, protettorato cinese, dove ha conquistato il  vacante Intercontinentale IBF dei massimi a spese del polacco Marcin Rokowski (17-5), azzerato in poche battute.  Parliamo di Carlos Takam (34-3-1), camerunense di nascita, tesserato francese, attivo dal 2005, che sembra aver trovato in queste ultime stagioni il meglio del rendimento. Se la prova di St, Vincent confermerà la fase positiva, non è da escludere, visti gli ottimi rapporti di  Cristian Cherchi col mercato inglese e la Matchrome,  l’opportunità iridata col gigante Anthony Joshua, re dell’IBF.  Nel programma figurano Devis Boschiero, Damian Bruzzese, Andrea Scarpa, Matteo Modugno, Michael Magnesi e il debutto dell’italo spagnolo residente a Roma, Sebastian Mendizaball, protagonista nelle WSB.
 
Il ritorno della boxe nella perla della Val d’Aosta, segna anche un punto positivo nella ricerca di sponsor importanti, che diano ossigeno e fiducia al movimento. Se grazie ad Alex Cherchi, che nel 2014, riaprì le porta del Teatro Principe a Milano, allestendo in meno di tre stagioni 19 riunioni con tricolori ed europei, questa riconquista è significativa della politica di ampliamento che la Opi Since 82 sta portando avanti. Il Grand Hotel Billia è il simbolo della regione, il fatto di tornare ad ospitare la boxe è un segnale importante in prospettiva. Finalmente il percorso storico, può riprendere a raccontare altre imprese. Aosta e St. Vincent hanno nel loro archivio nomi d’eccellenza, da Duilio Loi che nel 1961,  già mondiale superleggeri, difese l’europeo contro il danese Chris Cristensen, tipo coriaceo ma troppo inferiore al nostro Duilio, artista del ring, che nell’occasione disputò il 115° incontro. Da ricordare i nomi di Gianfranco Rosi, il perugino oggi tecnico al seguito della nazionale, record di sfide iridate, l’italo americano Ray Mancini, Eusebio Pedroza, Charles Williams, oltre a moltissimi pugili italiani e stranieri che si sono esibiti nel corso delle 76 riunioni ospitate nella regione.                                              

Fra due settimane iniziano gli europei dilettanti assoluti a Kharkiv in Ucraina, con l’Italia presente nelle dieci categorie. Rassegna importante, che assegna ai primi otto di ogni peso, il pass per i mondiali di Amburgo a fine agosto. Tra i nostri azzurri, militano alcuni giovani di talento, forse ancora scarsi d’esperienza, ma da seguire. Tra questi il romano Guido Vianello, un +91 di 23 anni, che sta crescendo match dopo match. Chissà che tra qualche anno, non troppi, possa essere attore a sua volta su ring prestigiosi come quello del Billia.  Questo il nostro augurio per dare continuità al movimento,  convinto che dilettanti e professionisti sono anelli della stessa catena, indispensabili per far crescere la boxe italiana, senza confini o paletti.