Boxe - Nell’europeo U22 a Roseto 6 azzurre sul podio. Oggi tocca ai maschi

Pubblicato il 21 giugno 2021 alle 15:00
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Roseto degli Abruzzi. L’Italia al femminile all’europeo U22, ha sfiorato l’en-plein, portando sei delle otto titolari al podio, con Giovanna Marchese (48), Martina La Piana (51), Giulia Lamagna (54), Sirine Charaabi (57), Valeria Golino (60) e Angela Carini (69). Una bella impresa collettiva, della squadra guidata da Michele Caldarella e Laura Tosti. Si sono fermate l’esordiente milanese Simona Monteverde (64) contro la slovacca Jedinakova, che nei quarti ha battuto la romena Guta, testa di serie numero uno e la viterbese Melissa Gemini (75) in una categoria non sua, dopo aver lottato fino all’ultimo con la lituana Stonkute, premiata da tre giudici su cinque. Il torneo è stato onorato dalla presenza delle azzurre che hanno conquistato a Parigi il pass per Tokyo: Giordana Sorrentino, Irma Testa e Rebecca Nicoli, giunte a Roseto per incoraggiare le compagne di squadra, in particolare Angela Carini che tenta di vincere questa edizione per la prima volta in Italia. Per la cronaca Irma Testa è l’unica italiana da averlo vinto due volte (2018-2019), mentre Rebecca Nicoli colse l’oro nel 2018 e lo avrebbe meritato anche l’anno dopo. Nel bilancio femminile odierno, solo la Russia, ha portato sul podio 7 atlete, contro le sei di Italia e Ucraina, seguite da Francia 4, Polonia e Germania 3, Finlandia 2, mentre Bulgaria, Spagna, Georgia, Ungheria, Inghilterra, Romania. Moldovia, Sloavacchia e Lituania si sono fermate a quota 1.

Nella giornata di ieri, dedicata quasi totalmente al settore femminile, le nostre ragazze si sono comportate ottimamente. Nei 48 kg., Giovanna Marchese ha tenuto testa alla russa Khuzakhmetova, sapendo anticiparla in modo costante, mostrando anche una perfetta condizione atletica. Il 3-2 è bugiardo, frutto di due giudici il bielorusso e in particolare il gallese, che sembra avere un conto in sospeso con l’Italia giudicando sempre contro. Nei 51, si è rivista la siciliana Martina Lapiana che sta ritrovando condizione e motivazioni, vincere alla grande contro la forte ucraina Marynchuk che aveva impressionato all’esordio, battendo la favorita russa Piskunova. Contro l’azzurra non è mai stata in partita, costantemente anticipata dall’azzurra sulla strada del pieno recupero, considerato che ha 19 anni. Domani l’attende il compito più difficile contro la francese Moulai, atleta potente cha va sempre avanti. Chi vince prenota l’oro. Nei 54, la biellese Lamagna si è imposta col minimo sforzo sulla serba Zekic, avversaria poco impegnativa. Altra musica sarà contro la tedesca Budimir, giovane emergente, contro la quale l’azzurra dovrà dare il massimo per raggiungere la finale. Le qualità dell’italiana sono notevoli, peccato che spesso se lo dimentichi. Sirine Charaabi (57), sta vivendo la sua stagione più bella, dopo aver ottenuto la cittadinanza italiana inseguita per anni. Prima l’armena Stepanyan, ieri ha battuto la non facile lettone Millere, mai doma, complice anche la arbitro finlandese Jutila, che ha comminato un richiamo all’azzurra del tutto ingiustificato, mettendo in dubbio una vittoria larga. Domani test importante contro l’ucraina Kovalchuk, da affrontare con giudizio. Valeria Golino, classe 2002, la più giovane della squadra, ha superato l’olandese Calisir, squalificata nella terza ripresa, per aver colpito l’azzurra mentre erano entrambe a terra su spinta della tulipana, in tranche agonistica. Per l’accesso in finale, sulla carta l’ucraina Abramova, appare troppo forte. Per i tecnici è importante che Valeria faccia esperienza. Una buona Angela Carini (69) ha debuttato superando la non facile tedesca di colore Muller, longilinea dalla grande velocità e scelta di tempo. Sulla quale i tedeschi contano molto. La bulgara Yonuzova che trova in semifinale non dovrebbe risultare ostacolo insuperabile. Anche se sul ring, ogni sorpresa è possibile. Nei medi è atteso il debutto dalla russa Shamonova, che nel 2018 colse l’oro europeo nelle youth sempre a Roseto. Tra le élite non è ancora decollata e la Russia conta di farla volare proprio vincendo l’U22. Unico italiano sul ring ieri il +91 romano Vincenzo Fiaschetti, bronzo europeo youth 2018, che ha vinto una dura battaglia con l’irlandese Gytis che si è aggiudicato il primo round avendo preso l’iniziativa. Nel minuto di riposo, il tecnico Agnuzzi gli ha strillato di svegliarsi e muovere le braccia. Vincenzo ha capito e nelle due restanti riprese ha capovolto la situazione portando a casa un successo meritato con un 4-1, che conferma l’ostilità del giudice francese Maden, unico ad aver visto l’irlandese vincitore. Oggi avrà di fronte il marocchino-spagnolo Ghadfa, che ieri ha impressionato mettendo ko in un round il turco Iik. Comunque, ogni match ha la sua storia e quindi nulla vieta di sperare per l’ingresso in semifinale di Fiaschetti. Oltre al +91, salgono sul ring altri quattro azzurri. Nel pomeriggio il sardo Ara nei 64 kg. contro l’inglese Tyers nettamente favorito. Starà al vice campione italiano, dimostrare di saper dare il meglio. Nella prova precedente non ha convinto. Nei 52 kg. il giovane Patrick Cappai incrocia il favorito del torneo Radev, bulgaro esperto e forte. Il ventenne sardo è bravo, ma stenta e non poco restare nel peso e questo ne condiziona il rendimento. Francesco Iozia sta mostrando in questo torneo un crescendo di condizione e di rendimento notevoli. L’esame col bielorusso, Tuniyeu un torello scatenato vale il podio. Stesso discorso per il welter Malanga, barese di qualità che trova il furbo armeno Mashakaryan, pugile tignoso, boxe ostruzionistica che l’azzurro deve evitare muovendosi in continuazione in modo attivo.

Impresa non impossibile anche se per nulla facile. Tutti i medagliati avranno un riconoscimento in denaro Il vincitore e la vincitrice 8000 dollari, i vice 4000 e i terzi 2000. L’iniziativa voluta dal presidente dell’AIBA, il russo Kremlev ha ottenuto ampi consensi e si vede sul ring, dove le battaglie assumono toni esasperati. Tra l’altro il premier AIBA, ha accolto l’invito di Franco Falcinelli, ideatore tra l’altro di questo torneo, iniziato nel 2012, rimasto in cantiere fino al 2017 quando ha ripreso, assicurando la sua presenza in occasione delle finali del24 giugno. Un richiamo che sta trovando sempre più favore, come dimostra questa quinta edizione, accolta da ben 41 nazioni, record assoluto e alta qualità generale. La giornata delle finali verrà ripresa in diretta dalla RAI.

Giuliano Orlando