Boxe: donne lombarde alla pari delle inglesi a Cernusco sul Naviglio

Pubblicato il 11 marzo 2018 alle 20:47:42
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport

A Cernusco sul Naviglio, dalla parte orientale di Milano, la struttura della scuola di pugilato Testudo del maestro Alessio Taverniti si è dimostrata troppo piccola per ospitare la sfida delle lombarde con le inglesi giunte con idee bellicose. Una serata di grande spettacolo, col presidente Coni della Lombardia Oreste Perri e l’omologo della boxe Massimo Bugada spettatori molto interessati. Le sfide preliminari, seguite dal pubblico con passione e competenza, premiavano nei 66 kg., la jr. Ducoli (Testudo) nei confronti della Perego (Olimpia) anche se il pari ci poteva stare. Anche nel settore maschile la sfida nei 64 kg., tra i senior Smiraglia (Testudo9 e Arteaga (KBK) era terminata in equilibrio, ma i giudici hanno preferito Smiraglia. Il diritto a disputare la finale per il torneo esordienti nei superleggeri, spetta a Setaro (Pro Sesto) che ha sperato dopo una bella battaglia il non meno valido Teaca (Viadana) una linea sotto nei colpi a bersaglio e al moldovo Ieseanu (Rally Auto Crema) bene impostato, superiore a Manssianga (Master Boxe) generoso e resistente. Il titolo lombardo esordienti dei welter è andato giustamente al locale Pasqualetti che nel corso delle tre riprese si è dimostrato decisamente superiore a DeVita (Master Boxe) che ha cercato in ogni modo di supplire alla maggior caratura del rivale. Preludio all’atteso confronto al femminile, la prova del beniamino di casa, il sedicenne +91 Matteo Nori, azzurro tra gli youth, figlio del presidente della Testudo, e l’inglese Hunzla Hum, un brevilineo che attacca come un toro con sberla scorrette. L’arbitro dopo averlo richiamato una prima volta, non ha il coraggio del secondo avvertimento ufficiale e sbaglia, perché i giudici che hanno visto un altro match sanciscono un pari che penalizza l’italiano. Nori sta crescendo anche se manca di esperienza e deve combattere a livello europeo per diventare protagonista nei tornei continentali.

La sfida ufficiale si apre con i 48 kg. con la piemontese Consuelo Portolani 15-14-10), bronzo agli assoluti 2016terza ai Campionati Italiani 2016, contro Marie Connan (11-3), vincitrice della Golden Girl Box Cup 2018 disputata il mese scorso in Svezia. Vittoria immeritata all’inglese, che pur attaccando di più venia centrata spesso dai colpi lineari di rimessa dell’italiana. Nei 51 kg, la mancina bergamasca Melissa Paganelli (21-5-4), terza agli Assoluti (2016- 2017) si imponeva in modo inequivocabile grazie ai colpi più incisivi che anticipavano le intenzioni offensive di Alexandra Richardson (9-15), sconfitta in finale nel torneo svedese proprio dalla Connan. Al limite di 60 kg, la vicecampionessa italiana 2017, Veronica Tosi (19-18-1), non più giovanissima, tornata sul ring dopo la finale di Gorizia contro Irma Testa è stata premiata generosamente contro l’ottima Amy Andrew (16-3), precisa e continua, vincitrice a Goteborg (Svezia) lo scorso novembre. Nei 64 kg, per Elena Ghezzi (22-8-1), altro doppio bronzo tricolore 2016 e 2017, pur lottando con coraggio, ha dovuto lasciare la vittoria all’atleta più esperta del team inglese, la rossa Sarah Dunne (27-11), una longilinea brava ed esperta, uno dei punti fissi della nazionale inglese campionessa nazionale nel 2015, titolare agli europei di Bucarest 2014. Molto attesa la 18enne pavese Rebecca Nicoli (10-4-1), 64 kg, primo anno da elite, dopo essere stata la punta di diamante tra le youth di Renzini. Dopo la recente medaglia d’argento al torneo internazionale di Strandja a Sofia (Bulgaria), supera l’ostacolo Clarissa Rougier (9-3) molto più alta, facile bersaglio dei colpi veloci e potenti della mancina pavese, vincitrice per KO nel terzo round, dopo tre conteggi. Nei 67 kg, l’altra pavese della BSA, Valentina Bustamante (12-7-1) dopo un ottimo 2017, vincendo il Torneo Elite e l’oro ai Campionati Universitari, ha dovuto lasciare il passo all’ottima Dee Allen (12-8), atleta di colore, brava ma anche più pesante, due volte campionessa inglese e vincitrice nel 2016 e 2017 del Golden Girl a Boras in Svezia in forte crescita. La differenza è stata proprio fisica e i kg. in più si sono sentiti nella terza ripresa. La sfida è finita in perfetta parità e il risultato va considerato in modo positivo considerando che delle inglesi diverse fanno parte della nazionale, mentre delle lombarde solo la Nicoli fa parte del clan azzurro ed è in preparazione per gli europei U22 fissati in Romania dal 25 marzo al 2 aprile, dove la pavese allieva del maestro Gianni Birardi è una delle più giovani. A distanza di due giorni altro appuntamento, stavolta a Lentate sul Seveso, parte Nord di Milano e luogo di nascita del non dimenticato peso massimo ex campione d’Europa e sfidante al mondiale contro Larry Holmes nel 1980, il gigante biondo Lorenzo Zanon, da anni trasferitosi in Brasile dove gestisce un piccolo albergo a Natal, nel Nord dell’immenso stato. La manifestazione concludeva il dual match con gli inglesi. Stavolta il risultato ha premiato i lombardi, ma gli inglesi dimostrando allergia alle sconfitte hanno reso la serata molto nervosa col rischio di farla saltare. Tutto è accaduto al verdetto che premiava, forse in eccesso, la generosità del leggero Rasaningher, 21 anni della Elite Boxe contro Charles Frankham. Si trattava del primo incontro della sfida. A quel punto il fratello più giovane dell’inglese Joshua, sobillava tutta la squadra a ritirarsi. Da parte sua rifiutava di affrontare De Nicola facendo saltare l’incontro. Gli organizzatori faticavano non poco a convincere gli ospiti a recedere dal proposito del ritiro e dopo crica un’ora la sfida riprendeva. A parte tutte le considerazioni dell’errore dei giudici e non sarà certo l’ultimo, gli inglesi sono gli ultimi ad avere arroganza di quel tipo. Il 2 marzo a Liverpool, nel confronto delle WSB, non hanno fatto una piega quando i giudici hanno premiato in modo scandaloso Luke McCormack contro Di Lernia che aveva dominato l’inglese e neppure nei 91, dando la sconfitta a Clemente Russo nei confronti del bulgare Pentaleev, anticipato costantemente. Senza scomodare la finale olimpica di Londra 2012 di Cammarelle rapinato dell’oro contro Joshua. Nel proseguo degli incontri il superleggero Maraja, campione lombardo superava Beach, come il medio della Doria, Dioual aveva la meglio su Washington in modo chiaro e altrettanto riusciva a Minorini (81) nei confronti del più lento Klinton. Agli inglesi andava il verdetto con Abib (61) e il massimo Mussa, dalla struttura notevole, rispettivamente ai danni di Giordano e di Kogasso, poco reattivo. Infine il welter lecchese Mazzoleni, non andava oltre i pari contro lo sfuggente ma preciso Bassi. Il risultato premiava così la Lombardia 9-5 e rimandava a casa gli spocchiosi inglese con le pive nel sacco.

Articolo scritto da Giuliano Orlando