Boxe: il cammino azzurro da Usti a Rio, passando da Baku

Pubblicato il 25 maggio 2016 alle 13:08:23
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport.it

Rio è vicina e l'Italia in guantoni tenta di arricchire il bottino di presenze ai Giochi. Per farlo ha programmato una preparazione specifica onde portare la squadra al top della condizione a inizio agosto quando suonerà il primo colpo di gong a cinque cerchi. Il responsabile Lello Bergamasco, dopo il  torneo di Usti, nella Repubblica Ceca, dove dei sei azzurri presenti, cinque sono saliti sul podio, ha dato il rompete le righe, fino a venerdì. 'Il risultato dei ragazzi mi soddisfa, anche se si poteva ottenere di più. La squadra è in progresso e questo è l'aspetto più interessante. Il gallo D'Andrea ha combattuto molto bene, sia contro il locale Takas che il semifinale col magiaro Tar, sconfitto 2-1 con un verdetto bugiardo. L'unico sottotono è stato Mirco Valentino, che non riesce a trovare la giusta condizione. Un vero peccato.

Qualora non dovesse arrivare la forma, potrei portare il giovane Maietta a Baku (Azerbaigian) dove dal 14 al 25 giugno si assegnano i pass per Rio. Tornando a Usti, negli 81 Manfredonia, dopo una bella prova col moldovo Ialimov, in semifinale si è fatto innervosire dalla boxe scorretta del locale Strnisko, preferito al nostro. Vianello (+91) ha disputato un'ottima finale contro l'esperto romeno Nistor che ha già il pass olimpico ed esperienza da vendere, che manca al romano, 21 anni, comunque in crescita. Su di lui conto parecchio, anche se l'obiettivo più che Rio è Tokyo 2020. Nei 75 kg ho rivisto il miglior Cavallaro, attento e veloce, preciso e mobile. Ha disputato tre incontri sempre in crescita, battendo il quotato mongolo Shinebayar, il moldovo Sirbu e l'austriaco-serbo Avdic. L'altro vincitore, Clemente Russo, anche per lui tre match dimostrando miglioramenti evidenti. I media lo hanno eletto il protagonista assoluto, dedicandogli servizi e interviste dal primo all'ultimo giorno del torneo".

Il 15 giugno inizia l'ultimo esame per i dilettanti che aspirano al pass per Rio.  Chi andrà al torneo?
'Sicuri il mosca Picardi, il gallo D'Andrea, il medio Cavallaro e Vianello il supermassimo. Debbo poi scegliere nei 60 tra Valentino e Maietta. Nel frattempo proseguono gli allenamenti dei qualificati, cioè Cappai (49), Mangiacapre (69), Manfredonia (81) e Russo (91) ai quali si aggiungeranno altri nel giro azzurro, in modo da formare un team di otto-dieci atleti che il 23 e il 26 giugno, disputeranno un dual match con i francesi a loro volta promossi a Rio. Il primo confronto a Sanremo, il secondo in Sardegna. Un diversivo per interrompere i duri allenamenti".
Nessuno stage all'estero?
'Non è proprio il caso, il centro di Assisi ci è invidiato in tutto il mondo. Non siamo noi ad invitare le squadre, ma numerosi team che chiedono di potersi allenare con noi. Dopo il Kazakistan e la Francia, presenti prima della trasferta a Usti, vedremo quali paesi possono fare al caso nostro. Potrebbero arrivare i russi o qualche squadra americana. Il 29 luglio partenza per Rio e speriamo che da Baku venga fuori qualche altro italiano".
Il suo giudizio, sull'apertura dell'Aiba per i Giochi a tutti i professionisti, che verrà ufficializzato il primo giugno a Losanna?
'Io seguo i dilettanti. Passiamo alla prossima domanda".
Su chi punta a Baku?
'Tutti i nostri iscritti possono farcela, anche se sorteggi e giudici spesso condizionano il tutto. Su Cavallaro e Picardi ci faccio conto. Per Vianello è più difficile perché nei +91 passa un solo atleta e tra gli aspiranti ci sono Russia, Armenia, Lituania, Ungheria, Polonia e Bielorussia. Un macello. Ma non è detta l'ultima parola. Finora la fortuna non ci ha sorriso, speriamo che nell'ultima prova, si ricordi di noi".