Boxe: Bundu, difesa dell'europeo pensando al mondiale

Pubblicato il 30 novembre 2012 alle 16:42:37
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport.it

Quando combatte Leo Bundu (27+0-2=) lo spettacolo è assicurato. Il guerriero fiorentino di origine africana (Sierra Leone), non tradisce mai. Così nei dilettanti dove nel lontano 1999 a Houston (Usa) colse un bronzo mondiale di alto valore, idem nei professionisti, dall’esordio nel 2005 ad oggi, un percorso immune da sconfitte, scandito da prestazioni sempre più convincenti. Il titolo europeo l’ha conquistato un anno addietro a Firenze, battendo l’ostico e ostinato romano Daniele Petrucci, dopo dodici round di fuoco. Si trattava di una rivincita, il primo confronto a Roma, era finito con un pari tecnico all’8° round, per un forte ematoma alla fronte di Bundu.

Conquistato lo scettro continentale, lo ha già difeso due volte nel corso dell’anno, battendo Moscatiello e Castellucci, sfidanti coraggiosi ma inferiori. Il confronto di sabato sera al Palazzetto di Rezzato nel bresciano, contro il francese nato in Marocco, Ismael El Massoudi (37-4) pur volontario, è sicuramente meno agevole. A parte che i transalpini negli ultimi tempi arrivano, combattono e vincono, imitando un certo Giulio Cesare, le caratteristiche tecniche dell’ospite, sono ostiche per la boxe del campione. Che predilige lo scambio corto, sicuramente più spettacolare anche se molto impegnativo. El Massoudi interpreta altra filosofia strategica. Rimessista di buon livello, il pugile di Clermont Ferrand, gioca abilmente sull’uso sapiente del sinistro e qualche fiondata destra, senza mai accettare la battaglia aperta. Salvo cambiamenti dell’ultima ora.

La tattica che Bundu ama meno. Per questo, ritengo che il campione dovrà fare molta fatica per non cadere nel tranello tattico del rivale. Capace di incantare il connazionale Souleyamane M’baye, sangue senegalese ma passaporto francese, al punto da sfilargli il mondiale ad interim welter WBA, dopo 12 round non esaltanti, ma utili a El Massouid nel tessere la sua tela tattica, trionfando al 12° round per ferita, comunque largamente in vantaggio.

Tutto questo è noto a Bundu, che aspira dopo questa difesa al salto di qualità: “Ho 38 anni, l’europeo è un traguardo importante ma anche il trampolino per arrivare al mondiale. Pregando Mario Loreni il mio manager, affinchè mi dia questa opportunità. Tra i campioni c’è Paul Malignaggi che detiene il titolo WBA, sono disposto ad andare a New York e mi accontento di una borsa minima. Spero ci ascolti”. Ho chiamato Malignaggi, mettendolo al corrente dell’offerta. Questa la sua risposta: “Conosco bene Leonard, l’ho visto a Firenze, quando ha battuto Petrucci. Personalmente non ho difficoltà a mettere il titolo in palio. Purtroppo negli USA non c’è l’interesse della tv. Si potrebbe fare in Italia, ma ci vuole anche chi organizza e paga le borse. Non chiedo la luna, ma da campione merito il giusto riconoscimento. Se c’è questo interesse sono certo di ottenere il sì della Golden Boy di Oscar De La Hoya, con cui lavoro”.

Chiaro e preciso. In attesa di un miracolo all’italiana, Bundu è pronto a difendere il suo capitale sportivo, rimandando in Francia a mani vuote, l’ambizioso sfidante. La locandina allestita dai Mario e Cristiano Loreni, padre e figlio, assicura un robusto programma, mettendo sul quadrato il meglio della scuderia. Da Zamora nei leggeri a Esposito nei superleggeri, dal promettente medio Murgia, un sardo bene impostato al rientrante massimo Tuiach che vuole insidiare a breve il tricolore di Modugno, tutti impegnati sui 6 round contro avversari accessibili. Dalle 22,35 Raisport 1, si collega per la diretta del confronto europeo.