Boxe: Brischetto "rifiuta" l’europeo supermedi

Pubblicato il 8 novembre 2015 alle 17:26:56
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport.it

I fatti della rinuncia di Giuseppe Brischetto a combattere per l’europeo supermedi contro il campione francese Hadillah Mohoummadi, ieri sera al Principe di Milano, sono noti per cui è inutile tornarci sopra. La causa di questa decisione l’hanno spiegata su tre fronti. Il primo riguarda la OPI2000, che ha organizzato l’evento, la seconda il manager Roberto Sabbatini e il promoter Giulio Spagnoli che hanno tenuto i contatti sia con la OPI2000 che con lo sfidante. Infine, il pugile diventato protagonista del "no", fatto conoscere praticamente alle vigilia del confronto. Creando una situazione comunque negativa alla credibilità di uno sport, che naviga spesso in acque agitate. Ponendo interrogativi pesanti.

Personalmente sono portato a difendere il pugile, essendo il soggetto più debole, esposto a pagare spesso colpe non sue. In questo caso ci andrei più prudente. Brischetto ieri sera, a 24 ore dall’europeo, ha mandato un comunicato stampa in cui spiega la  sua versione dei fatti. Dice che in questa trattativa non c’è mai stata chiarezza, che la borsa gli è stata decurtata sulla cifra inizialmente stabilita, che il contratto ufficiale è arrivato solo il 3 novembre, troppo tardi per avere il permesso dall’autorità militare dalla quale, come aviere, dipende

“Ci ho provato – sostiene – ma invano. Troppo tardi. Arrabbiato, il 4 novembre ho comunicato la non autorizzazione”. Senza mettere in dubbio le parole di Brischetto,  ci sono punti che non quadrano, oltre alla dichiarazione della OPI2000, che ha precisato. “Noi abbiamo garantito una borsa di 17.500 euro, più viaggio da Roma a Milano e tre giorni in albergo per tre persone, trattativa svolta con il mentore del pugile, come richiede la normativa EBU. Per fare un paragone, sabato notte a  Las Vegas, il messicano Koasicha, contro Lomachenko per il mondiale piuma WBO, ha percepito 35 mila dollari, meno di 30 mila euro. Fate voi il raffronto e la tesi di Brischetto appare ridicola”.

Brischetto conoscendo bene tutta la situazione, sia dei permessi che della data del match, avrebbe dovuto chiarire ogni dettaglio ben prima del 3 novembre. Spagnoli e Sabbatini non sono alle prime armi e conoscono bene il lavoro che svolgono. Una volta preso l’impegno con la OPI2000, avevano tutto l’interesse di portarlo a compimento. Che ci possa essere un concorso di colpa non è da escludere, ma di certo non si doveva arrivare alla vigilia, per far saltare un titolo europeo. Di questo il pugile doveva essere consapevole, come fa intendere chiaramente nel comunicato. Se venivano meno gli impegni promessi, il che è tutto da dimostrare, in quanto Spagnoli e Sabbatini lo smentiscono categoricamente, non può attendere le ultime 48 ore per discuterne.

Tale comportamento è irrispettoso per gli organizzatori che si espongono finanziariamente e per il pubblico, al quale togli lo spettacolo promesso. Di tutto questo non c’è la minima traccia nel comunicato del pugile, che per contro afferma a nome del settore, “i pugili sono birilli, manovrati in base agli interessi di tutti tranne che dei nostri”. Rispettando il parere personale, Brischetto si arroga il diritto di parlare per tutta la categoria, il che è avventato e poco corretto.

Si potrebbe replicare: parla per te. Renzo Spagnoli, ha fatto sapere che Brischetto non è nuovo a queste rinunce. Lo ha fatto per una trasferta in Danimarca e per il titolo tricolore. Due precedenti che fanno riflettere. Vorrei aggiungere, che a inizio settimana ho cercato di mettermi in contatto col pugile per conoscerne la preparazione, ma non ho mai ottenuto risposta. Non penso che isolarsi, sia il modo migliore per risolvere le  questioni.  Sia la OPI2000 che i suoi promoter, tramite i propri legali, hanno avviato la richiesta di risarcimento danni, per mancato rispetto da parte del pugile, del contratto. Che evidentemente deve esistere, altrimenti l’EBU non avrebbe potuto dare il benestare ufficiale.  Finora la Lega Pro non è intervenuta, anche se aspettiamo la sua presa di posizione, non facile, ma doverosa.  

Di certo non è stato un esempio di chiarezza e di tempestività, anche se la OPI2000 è stata la vittima di una situazione che a livello normativo va aggiornata, per evitare che questo si ripeta.