Boxe: Blandamura-Soru, in palio l'europeo dei medi

Pubblicato il 18 giugno 2015 alle 18:33:17
Categoria: Boxe
Autore: Fabio Codebue

Atmosfera ovattata nel salone dell’Hotel d’Este, posto di fronte al Teatro Principe di Viale Bligny a Milano, dove sabato sera per la Boxing Events di Alex Cherchi e la OPI2000 i Salvatore Cherchi, si affronteranno Emy Blandamura (23-1) friulano-romano e il francese Michel Soru (26-1-1), nato in Costa d’Avorio, residente a Lione dall’età di 13 anni. Una presentazione all’insegna dello stile, nessuno ha alzato la voce, come capita spesso negli USA, dichiarazioni di rispetto, anche se entrambi aspirano a vincere, perché il titolo continentale dei medi è l’anticamera ideale che apre la strada al traguardo massimo che ha i colori dell’iride. L’italiano ha espresso il suo pensiero: “Il pugilato è la mia vita, ho iniziato alle soglie dei vent’anni, un po’ tardi ma questo non ha preluso di arrivare abbastanza in alto. Nel 2006 argento agli assoluti di Milano, nei professionisti ho vinto il titolo del Mediterraneo e quello dell’Unione Europea, andandolo a conquistare a Stoccarda in Germania, battendo Marcus Nader, fino a quel momento imbattuto. Non è andata bene a Manchester contro Joe Saunder, che qualche mese dopo è diventato campione del mondo, non uno qualunque. Adesso ci riprovo, e l’avversario è un signor campione col pugno pesante. Rispetto Michel Soro, e non lo sottovaluto, ma salirò sul ring deciso a batterlo, anche se non sarà facile e i pronostici non mi danno favorito. Nel 2014 ho perduto il nonno che è stato importante nella mia fanciullezza, al quale ero legatissimo. Spero che dopo questi dispiaceri scatti la riscossa. Sono fiducioso, anche se sarà davvero dura”.

Dalla parte francese, il cosfidante Soru, cappellino colorato e occhiali da sole, impassibile e tranquillo ha replicato senza troppa enfasi, sicuro del fatto suo: “Ho visto alcuni filmati del mio avversario, tecnicamente molto bravo, veloce e anche preciso, ma penso di avere più potenza e questo dovrebbe fare la differenza. Non amo fare dichiarazioni, preferisco che sia il ring a parlare”. Perché alterna match da superwelter e altri da medio? “In Europa è difficile trovare avversari e quindi salgo nei medi. Oltretutto in America si guadagna di più e se vinci sali nel ranking e puoi arrivare al mondiale. Lo scorso maggio a Newark ho battuto Tapia che era sfidante al mondiale superwelter e campione Nabo WBO e NABO, titoli che adesso sono miei. Spero che il WBO mi dia l’opportunità mondiale entro l’anno. Inoltre c‘era l’opportunità europea nei medi, avendomi l’EBU scelto come cosfidante e sono stato ben contento di questa occasione. Nei superwelter fatico un po’, mentre nei medi posso rendere al meglio. Spero di vincere e poi valutare la migliore opportunità”.                                                                                     

Presente anche il campione italiano superleggeri Andrea Scarpa (17-2), foggiano residente a Torino, dove è cresciuto all’ombra del maestro Filippo Grasso. Attende senza troppe preoccupazioni l’assalto di De Prophetis (16-7) reduce da quattro sconfitte nelle ultime cinque uscite: “Senza sottovalutare nessuno, penso che i veri problemi arriveranno quando combatterò per una cintura internazionale, che spero sia molto presto. Ritengo che questo sfidante sia una tappa verso altre mete”. Spettatori attenti e interessati il cruiser Matteo Rondena e il superwelter ucraino residente a Milano, Maxim Prodan, che fanno parte della locandina di sabato. Che avrà l’anteprima con incontri di neo pro, dalle 17 alle 19,30. Si tratta dei leggeri Francesco Gerantelli contro Lorenzo Calì e dei welter Matteo Papa  opposto a Mohammed Khallawi per il titolo Neo Pro entrambi sui 4 round. I biglietti si possono acquistare in Corso di Porta Romana, 116/A e Leone 1947 in Via Crema, 11. Il 50% dell’incasso verrà devoluto per costruire una scuola in Nepal da parte della onlus GVC Italia. Inizio alle 20,30.