Boxe: Assoluti di Pescara a metà strada e a ranghi ridotti. Assenti 15 dei campioni 2017

Pubblicato il 7 dicembre 2018 alle 12:45:14
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport

Franco Falcinelli, presidente europeo (EUBC) e vice mondiale (AIBA) si è recato a Pescara in occasione delle semifinali e finali nazionali, confermando la sua attenzione per i dilettanti e non dimenticando i suoi trascorsi sia da responsabile della squadra azzurra che di presidente della FPI. Peccato non abbia potuto vedere all’opera i migliori. D’altronde quando ai campionati di Pescara in corso, dei 20 campioni uscenti ne trovi solo cinque (2 donne e 3 uomini), ti sorge il dubbio che qualcosa manchi. L’organizzazione della Simone di Marco ha accettato con grande eleganza e signorilità la situazione, ma sarebbe stata più soddisfatta se avesse potuto veder combattere realmente il vertice del nostro potenziale.

Purtroppo nel settore maschile la concomitanza con la selezione delle squadre militari e il torneo dell’UE in Spagna ha scompaginato tutto. Così i gemelli Serra, Cossu, Antonioli, Magrì, Faraoni, Valentino, come pure Cappai (52), Di Serio (56), Maietta (60), Di Lernia (64), Arecchia (69), Cavallaro (75), Manfredonia (81) e Mouhiidine (91) erano assenti. Molti li vedremo domani alle premiazioni. Si sperava che almeno le donne si presentassero al completo come risultava dalle iscritte, purtroppo per svariati motivi, le reduci dai mondiali in India hanno dato forfait. Bonatti, Mostarda, De Laurenti, Testa e Mesiano, oltre a Silva, Nicoli e Paoletti, il meglio della boxe in rosa, passa la mano. Peccato. Ugualmente non sono mancate le battaglie, anche se il livello tecnico, ne ha risentito. Non sempre basta l’agonismo. Come previsto il Lazio ha fatto la parte del leone. Portando sul podio 11 donne 4 uomini, seguito dalla Campania (7/2), Puglia (5/3), Piemonte (4/3), FFOO (4), quindi Abruzzo, Lombardia, Veneto, Toscana, Sardegna, Calabria, Umbria Trentino, Venezia Giulia e Liguria.

Questa la situazione maschile.

49 kg. Prevedibile la finale tra il ragazzo di casa D’Alessandro e il pugliese Damiano Cordella, sceso di categoria e favorito.

52: il toscano Grande, argento uscente e campione nel 2014 punta al bis, anche se il sardo Zara non è d’accordo, come Nicola Cordella.

56: A succedere al sardo Cossu, passato pro, sono in lizza il toscano Erylmaz, argento 2017 e il piemontese Cuomo, se batterà in semifinale il campano Russo.

60: il siciliano Canonico è deciso a difendere il titolo, ma il laziale Daniel Spada farà l’impossibile per sostituirlo.

64: out Antonioli nei quarti, quattro semifinalisti inediti, col sardo Rubino e il piemontese-moldovo Osnato favoriti.

69: anche qui nomi nuovi, il locale Sauli avrà il sostegno del pubblico, ma il pugliese Malanga sembra più potente.

75: si scontrano in semifinale Buremi (19 anni) e Sarchioto già campione nel 2016, in grande condizione, il vincitore dovrebbe avere vita facile in finale.

81:l’esperto Raffaele Munno, ex medi 2012-2013, cerca il tris, e potrebbe anche farcela, Ettesani (Umbria) o El Maghraby (Lombardia) permettendo.

91. Favorito d’obbligo il romano Fiori, che punta al quinto titolo, per l’argento potrebbe esserci il nigeriano lombardo Kogasso.

+91: il romano Carbotti, titolare dal 2015 ad un passo dal poker.

Nel settore femminile, situazione più complessa.

48: l’emergente Di Bari (19 anni) potrebbe centrare il colpo, sempre che la piemontese Portolani (37 anni) non faccia prevalere la forza fisica. E’ l’occasione per la ligure Fadda (25 anni), anche se Giovanna Marchese (18 anni) ambisce al titolo.

54: la veneta Tessari, europea youth in carica, la più giovane partecipante agli assoluti, non ancora diciottenne, rischia di essere anche la più giovane tricolore assoluti. Domani avrà di fronte la siciliana Cordio, 38 anni, primo titolo nel 2004, il secondo nel 2008, due figli e ancora la voglia di combattere. Se la baby passa, sarà lotta dura con Lamagna del Piemonte, 20 anni e grinta da vendere.

57: mancando la Mesiano, eliminata Concetta Marchese, ormai fuori dal giro azzurro, dovrebbero essere due under 20, Sorrentino del 2000 e Charaabi del 1999 a contendersi il titolo.

60: assente il meglio (Testa, Nicoli e Martusciello) si giocano il titolo Panait (36 anni) e Flalhi (25 anni), salvo l’inserimento della Bassano, piemontese di 29 anni. Il tutto è un po’ triste.

64: unica categoria al completo. Le quattro semifinaliste, in diverse categorie, hanno già vestito il tricolore. Scontri da scintille domani in semifinale: Donniacuo-Floridia e Alberti-Amato, senza pronostico.

69: la campana Carini (20 anni) non ha rivali, dovrebbe vedersela con la Argentieri, pugliese di 18 anni, al momento, molto promettente.

75: per la Canfora, bronzo europeo, dovrebbe arrivare il primo titolo, che insegue da tre stagioni. Sul ring Patrizia Pilo, 40 primavere e quattro titoli tra il 2005 e 2012, col gusto di battagliare ancora.

81: quartetto esperto e datato. La Barbera prova a cancellare le troppe finali perdute, la Ghilardi a rinfrescare i vecchi allori (2011-2012), Epifani (26 anni) a battere la campana Di Palma (21 anni) l’inesperta del gruppo. +81, in 16 precedenti edizioni, non era mai stato assegnato il titolo di categoria. Flavia Severin 31 anni, sarà la prima.

Giuliano Orlando