Boxe - Aspettando Ruiz-Joshua in Arabia Saudita il 7 dicembre, la boxe assicura sempre grandi emozioni. L’attività italiana da Milano a Roma

Pubblicato il 21 ottobre 2019 alle 11:35:20
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport

Da mesi tiene banco la rivincita tra il massimo messicano Andy Ruiz Jr. (33-1) titolare delle cinture IBF, WBA, WBO, IBO e l’inglese Anthony Joshua (22-1) sconfitto clamorosamente lo scorso giugno al Madison di New York, dopo situazioni alterne e spettacolari, che al settimo round hanno premiato il meno quotato sfidante, dimostratosi più resistente e tenace. Per Joshua che dal debutto al professionismo nel 2013, aveva collezionato 22 vittorie di cui ben 21 prima del limite, nell’occasione venne fuori il suo punto debole: la fragilità della mascella, riscontrata già ai tempi del dilettantismo. Ruiz per contro, nonostante il fisico non certo adonico, fasciato da parecchia massa grassa, dimostrò carattere e resistenza, oltre che potenza. Il 7 dicembre a Diriyah, l’antica capitale dell’Arabia Saudita, si capirà se la sconfitta di Jaoshua sia stato un incidente di percorso, oppure il successo del messicano esprimeva una reale superiorità. Sfida in campo neutro, sede inedita grazie all’abilità dell’organizzatore, nonché titolare della scuderia più importante del mondo, Eddie Hearn, che ha portato il pugilato in uno dei paesi del mondo più ricchi di petrolio. Una sfida miliardaria che assicura allo sfidante qualcosa come 75 milioni di dollari, mentre il campione ne riceverà meno della metà. Tra le altre notizie che etichettano la vigilia del confronto, si vocifera che il campione possa aver perduto ben 20 kg. scivolando vicino al quintale, contro i 121 fatti registrare quando battè Joshua. Il calo esagerato ha dato il via ad una vivace discussione da parte dei tecnici, per la maggior parte contrari a questa ipotesi. Si attende di conoscere la risposta del diretto interessato. Forse più interessante sapere che il vincitore rischia di lasciare una o due cinture. Quasi sicuramente quella della IBF, dove il bulgaro Kubrat Pulev (27-1), 38 anni, è pronto per battersi a tempi brevi. Più complessa la situazione WBO, in quanto si parla di un’eliminatoria tra il russo Povetkin e Hunter (Usa), come pure di dare la precedenza all’ucraino Olex Usyk (17) tra l’altro gestito da Hearn, campione massimi leggeri, passato di recente nei massimi, dove ha debuttato sabato scorso, battendo Chazz Witherspoon (Usa) prima del limite.

Da segnalare il pieno recupero del mediomassimo ucraino Olex Gvozdyk (17-1) sconfitto al decimo round dal russo Artur Bieterbiev (15) sul ring di Filadelfia. Ricoverato in ospedale, gli veniva riscontrato un ematoma di ridotta entità, per fortuna riassorbito nella notte. Dopo il trasferimento a New York, Gvozdyk è rientrato a Kiev. Beterbiev, ha conservato la cintura IBF e conquistato il WBC, mentre per l’ucraino è stata la prima sconfitta in carriera, dopo una striscia vincente di 17 successi, iniziati dal debutto nel 2014, combattendo sempre negli USA. Ad entrambi, borsa di un milione e mezzo di dollari. Match molto violento, con scambi pesanti. L’ucraino tecnicamente appariva più vario, ma Beterbiev, faceva valere il peso superiore dei colpi. Nella prima parte Gyozdyk riusciva a conquistare vantaggio, ma dopo il sesto round appariva sempre più affaticato, mentre Beterbiev prendeva il sopravvento, confermato dallo stop nel decimo, dopo tre kd.

Da segnalare sul ring di Charleroi in Belgio, il successo del cruiser locale Ryad Merhy (29-1), 27 anni, origini ivoriane, vincitore dell’ungherese Imre Szello (24-1) fermato al settimo round per il vacante interim WBA. Szello ha fatto parte per diverse stagioni della Milano Thunder partecipando alle World Series.

Sabato 26 ottobre, sul quadrato della Santander Arena di Reading (USA), l’imbattuto fiorentino Alex Riguccini (23), 31 anni, difenderà la cintura Silver interim dei welter contro il messicano Juan Ruiz (23-4). L’italiano aveva combattuto a Firenze lo scorso aprile, battendo per KO al primo round, il messicano Ivan Alvarez (28-10-1) sempre in difesa della cintura Silver .

Nella palestra comunale di Guidonia in provincia di Roma, la BBT di Davide Buccioni ha organizzato una serata in guantoni, imperniata sulla sfida tra Luca D’Ortenzi (11-1) e Semen Levin (9-3) 40 anni, valida per il vacante titolo IBF del Mediterraneo cruiser. Il pugile romano, 31 anni ha battuto per KOT al settimo tempo il coraggioso ma tecnicamente inferiore pugile lituano di nascita, residente da tempo a Roma. Per D’Ortenzi un 2019 decisamente positivo, avendo conquistato lo scorso 7 luglio a Ladispoli il titolo italiano a spese di Sergio Romano, sconfitto per KO all’ottavo round, bissando con la cintura del Mediterraneo. Gli altri risultati. Gallo (F), Maria Cecchi (2) b. Milovanovic (Ser. 0-5), welter: Malvitano (6) b. Dragojevic (Ser. 0-19-3), superwelter: Fersula (6) b. Petrovic (Ser. 0-2) 6 t.

L’appuntamento italiano più importante è quello di venerdì, 25 ottobre all’Allianz Cloud di Milano che verrà presentato mercoledì 23 ottobre, alle 13.00, presso la Terrazza Duomo 21 di Milano. Nell’occasione ci saranno tutti i protagonisti, a disposizione della stampa per le domande di rito. La serata prevede nove incontri, con tre eventi titolati. Il supermedio Daniele Scardina (18) difenderà la cintura IBF contro il belga Ilius Achergui (13-4-1), Maxim Prodan (17-0-1) affronta il gallese Tony Dixon (12-2) per il vacante Internazionale welter IBF e poi l’europeo leggeri tra Patera e lo sfidante Valentino. Sempre il 25 ottobre a Verona, la campionessa europea superleggeri, la veneta Silvia Bortot (6-1), 34 anni, difenderà per la prima volta il titolo conquistato lo scorso gennaio a Compiegne in Francia, battendo prima del limite la locale Marie Helene Meson (5-1-1), costretta alla resa al quarto round, sotto la pressione della veneta di Motta di Livenza, professionista dal 2016, debuttando in Thailandia. La Bortot è perito grafico e il pugilato rappresenta l’hobby che ama. Recentemente è passata col procuratore Massimo Brognara ed è arrivata alla vetta continentale. Si allena col maestro Luca Tescaroli. L’avversaria scelta è la belga Djemilla Gontaruk (15-5-2) di 27 anni, ma dall’esperienza decisamente superiore. Professionista dal 2012, ventenne, ha combattuto in Europa e in Asia. Tre tentativi europei, finiti in altrettante sconfitte. Ha tentato anche la conquista di cinture internazionali, senza fortuna. Nel luglio 2017 in Germania è stata respinta da Ramona Kuchne (29-1) per il WBO e a dicembre dello stesso anno, ad Almaty in Kazakistan ha ceduto ai punti contro Firuza Sharipova (10-1) per il silver WBC. Stavolta spera di potercela fare, affidandosi sia sull’esperienza che sulla maggiore freschezza atletica. Speranza che la Bortot è decisa a deludere. Si è preparata molto bene, in particolare con Vissia Trovato e una sparring polacca del suo peso. Decisa a mantenere la cintura, in proiezione di un’ulteriore opportunità superiore all’europeo. Silvia è l’ottava italiana al vertice d’Europa. Prima di lei Maria Rosa Tabbuso (2002-2003), Maria Moroni (2002-2003), Emanuela Pantani (2007), Stefania Bianchini (2003-2004), Simona Galassi (2007-2013), Loredana Piazza (2016) e Vissia Trovato (2016). Anita Torti, prima di Silvia Bortot, è stata l’ultima a tentare la conquista continentale, il 5 novembre 2016, sul ring di Lomiaski in Polonia per la categoria leggeri, superata ai punti dalla locale Ewa Brodnicka (16), che successivamente conquistava il mondiale superpiuma WBO.

Il 26 ottobre al Ragusa Off in via Tuscolana a Roma, per la BBT di Davide Buccioni, prima difesa della cintura Internazionale WBC superpiuma dell’imbattuto Michael Magnesi (15) lo spettacolare fighter romano, che ha conquistato il trofeo il 26 giugno scorso, sempre a Roma, battendo l’indomito messicano Emanuel Lopez, arresosi al decimo round, dopo aver cercato generosamente di ribattere colpo su colpo il martellamento di Magnesi, una macchina da pugni instancabile. L’avversario arriva dal Ghana, si tratta di Maxwell Awuku (46-4-1), attivo dal 2002, nel cui record figurano incontri titolati, tra cui la cintura del Commolwealth nel 2010 e un tentativo mondiale lo scorso anno in Messico, contro il tremendo picchiatore di Cancun, Miguel Berchelt (36-1) con 32 KO, titolare della cintura WBC superpiuma. Anche se l’africano ha 36 anni, Magnesi farà bene a non sottovalutarlo. Nel programma fanno parte altri match. Supergallo: Mondongo (5-2)-Darkisiani (Geo. 3-11-2); medi: Mastromarino (7-1-1)-De Novellis (7-1-2); mediomassimi: Sperandio (11-1)-Spadaccini (4-3); supermedi: Russo (5)-Sujashvili (Geo. 10-8), welter: Rossetti (5)-Mazzulla (6-3-2) quarti WBC-FPI.

Il 9 novembre la Serio Boxing Team, nella palestra di Cento (Fe) in Via Manin, 5, terrà un doppio stage (ore 10 e ore 15), che avrà come docente l’ex doppio campione del mondo Paulie Malignaggi, figlio di siciliani, mamma Carmela Vinci di Siracusa e papà Nello residente a Palazzolo Acreide, dove Paulie va spesso a trovarlo. Malignaggi è, operativo come opinionista e commentatore televisivo di pugilato per Showtime.

Slitta dal 19 ottobre al 3 novembre, la riunione della Phoenix Gym, al Palaboxe A.Santoro di Roma imperniata sull’incontro dell'imbattuto superwelter Alessio Mastronunzio (3-0) contro il brasiliano Idiozan Matos (36-19). L’avversario del pugile romano si è infortunato ad una spalla a pochi giorni dal match. Assicurando gli organizzatori di essere pronto per il 3 novembre.

Giuliano Orlando