Boxe: l'Alcatraz apre alla boxe delle Wsb

Pubblicato il 6 marzo 2015 alle 16:43:12
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport.it

Dopo il Teatro Principe, continua il feeling di Milano con la boxe. Assenti dal 23 febbraio 2013, vittoria rotonda (4-1) contro il Kazakistan al Forum di Assago, tornano le Wsb.  Da quell’impresa, il silenzio. Ci tornano nella prima di ritorno della quinta edizione, in una sede inedita. Parliamo dell’Alcatraz, storico locale milanese in attività dal 1998. Nel 2005 Roberto Citterio, il titolare storico, passa la mano al figlio Lorenzo che all’avvocatura preferisce una professione decisamente più vivace e sonora. Fino a questo appuntamento l’Alcatraz aveva aperto le porte, oltre che alla musica a convegni, feste di Natale e presentazioni di nuovi brand. Il pugilato è il primo sport a entrare nella struttura, capace di circa 3mila persone. “L’idea è nata da una chiacchierata con Guia Peres, amica di lunga data, operativa nel team dei Thunder Italia. La proposta mi è subito piaciuta, perché metteva assieme i due grandi amori dei giovani: musica e sport, nel segno dell’aggregazione”.

L’idea è bellissima e ci auguriamo abbia continuità, la sfida con l’ Azerbaigian fa tremare i polsi all’Italia. Inutile nasconderlo, il quintetto azero in sede di pronostico ci sovrasta. Di poco nei 52, 81 e forse +91, di più nei (60 e 69). Il problema è quello del ricambio. Diversamente il futuro anche in chiave olimpica sarebbe grigio. Il responsabile Raffaele Bergamasco, ha dovuto fare una scelta precisa. Usciti Russo e Valentino, passato pro Parrinello, in fase inattiva Picardi, Cammarelle orientato su altre traiettorie, non riconfermati gli stranieri migliori, un paio di confitte immeritate, rispecchiano la situazione attuale, che ha pure lati positivi, come la maturazione di Manfredonia (81) e Vianello (+91), il buon debutto di Cosenza (60) come di Cavallaro (75) anche se poco fortunato e il recupero di Mangiacapre. Ci sono anche gli aspetti negativi, come la sconfitta pesante per Turchi (91) e la prova negativa di Morello (69), i limiti più caratteriali di Endri Spahiu. L’attuale edizione della Wsb, deve essere interpretata come interlocutoria per  l’Italia. Il fatto è che il pubblico degli appassionati spera sempre che l’Italia vinca, per spirito di Patria.

Non sempre sogni e realtà coincidono. Il confronto di sabato sera all’Alcatraz contro il quintetto azero, sulla carta è quasi proibitivo. Gli ospiti si presentano decisi ad assicurarsi il successo mirando al secondo scalino in classifica. Si combatte nei 52, 60, 69, 81 e +91. Bergamasco, privo di Evans (69) sembra per problemi di famiglia, si affida al debuttante Alfonso Di Russo, 24 anni, campione italiano in carica, tecnicamente bravo, non potente ma rapido e preciso. L’avversario è Parviz Baghirov (2+), che a 18 anni nel 2012, vinse il torneo Great Silk Way a Baku, nei 64 kg. prendendosi il lusso di battere il russo Solyanikov e il connazionale Hajialiyev. La differenza è che l’azero a 21 anni ha il triplo di esperienza a confronto di Di Russo. Quest’anno ha superato il polacco Perczynski e il portoricano Niclaus Flaz. Nei 52 kg. torna l’indiano Guarav Bidhuri che ha bene impressionato a Porto Torres di fronte al venezuelano Pino.

Compito più arduo contro il quasi trentenne Murad Rabadanov, prima presenza nel 2015. In attesa che le ferite di Introvaia e Cosenza (60) si rimarginino, tocca all’italo-algerino Sedik Boufrakech, residente nel savonese, un esordio al brivido. Affronta il russo Selimov, campione del mondo 2007, battendo un certo Lomachenko in finale, europeo nel 2005 e 2010, mancino difficilissimo da contrastare, nell’aprile 2014, sul ring di Campione d’Italia trovò un Valentino in grande spolvero, per cui dovette accettare una delle poche sconfitte in carriera. Per Sedik, auspicabile una prova onorevole. Un altro russo, nazionalizzato da quattro anni, negli 81 kg., si tratta di Soltan Migitinov, salito dai medi ai mediomassimi, con un bilancio stagionale di 2 vittorie e una sconfitta in Venezuela contro Ramirez in gennaio. Contro di lui ci vuole il miglior Manfredonia,  campano del Brasile, con un bel tris di vittorie, ma per il poker serve una prova ben superiore di quella offerta a metà febbraio contro il portoricano Espana. Il terzo russo è Arslanbek (+91), il gigante che un anno addietro a Campione d’Italia, salvò l’onore dell’Azerbaigian, battendo il romeno Nistor, per ko al quinto round, dopo essere stato dominato nei precedenti quattro. In questa edizione ha raccolto successi contro il lituano Valavicius, il brasilero Nascimento e il venezuelano Munoz, spedito ko al quinto. Tecnicamente Vianello è migliore, ma non ha la resistenza del russo, che subisce colpi senza dare il minimo segno di debolezza. Entrambi sfiorano i 2 metri, ma esprimono tattiche diverse. Il romano deve mantenere fiato e buone gambe fino al termine. Diversamente sarebbero dolori. Il pronostico è per gli ospiti, la speranza è di essere smentito. Gli incontri odierni: Girone A: Marocco-Cuba; Cina-Gran Bretagna; Girone B: Usa-Argentina; Polonia-Portorico. Domani: Girone A: Algeria-Russia; Messico-Ucraina; Girone B: Venezuela-Kazakistan. Sabato Italia 1 trasmette la serata in differita a partire dalle 23.45.