Boxe: Albione amara per Thunder Italia

Pubblicato il 24 novembre 2012 alle 11:54:03
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport.it

Niente da fare per i Thunder Italia Dolce & Gabbana ospiti del Celtic Manor Resort di Cardiff, contro una Gran Bretagna che per l’occasione mette sul ring tutti i suoi pezzi migliori. Sconfitta pesante (4-1) ma anche tanta sfortuna. Il quintetto italiano ha lottato con grande cuore e due sconfitte sanno di beffa. Il massimo Modugno contro il veloce Joyce, campione inglese, sembrava in grado di spuntarla, visto che iniziava il quarto round in vantaggio sui tre cartellini. Purtroppo una ferita, che il medico riteneva pericolosa, cancellava l’opportunità del punto per l’Italia. Ditemi se non è sfortuna. Modugno, anche se a fasi alterne, quando muoveva il sinistro e caricava il destro faceva la differenza.

Le vittorie del gallo Selby su Limone e del mediomassimo Ward su Szello non facevano una piega. Il tasso tecnico a favore dei due titolati avversari era troppo alto per le aspirazioni dei nostri, generosi ma inferiori. I titoli europei e altri trofei importanti del gallese e dell’irlandese, garantivano sui valori. La vittoria del leggero serbo Stankovic sul vice campione olimpico Nevin, irlandese tosto ma in difficoltà quando trova avversari che gli chiudono la distanza e muovono bene le braccia, è stata la nota squillante dei Thunder. Un successo strappato col cuore oltre che i pugni, che conferma i progressi di un ragazzo tutto sostanza.
                                                                                                   
Non sono d’accordo sul verdetto che ha premiato il medio Evans, argento a Londra ed europeo ad Ankara, contro il francese Tavares, mancino con ottima scelta di tempo, battuto con un 2-1, che sa di verdetto molto casalingo. Dopo un primo round di misura per Evans, proprio una sfumatura, Tavares riusciva a prendere il tempo giusto, anticipando il sorpreso rivale che perdeva tre riprese a fila. Purtroppo i giudici greco e irlandese!, facevano i furbi e davano il terzo round al pugile di casa. A questo punto il gioco era fatto. Solo il danese era coerente assegnando il giusto 48-47 per Tavares. Il fattore campo incide sempre. Per questo resta amara per noi la malinconica Albione.

A questo punto il bilancio italiano è sotto le previsioni e non di poco. La franchigia diretta da Francesco Damiani non sembra poter volare molto in alto. Per fortuna la sconfitta dell’Ucraina ad Hannover (3-2), contro una Germania che si conferma la sorpresa del girone B, aiutano a mantenere le speranze per restare attaccati tra le prime quattro. La vittoria del Kazakistan (5-0) contro la modestissima squadra USA, rientra nella norma. Non sono mancate le sorprese neppure nel girone A. La Russia, tra le favorite, ha lasciato le penne a Gdynia in Polonia, nonostante si fosse presentata con una formazione valida.

I polacchi sono andati oltre le previsioni imponendosi con Mazik sull’esperto Shekhov nei gallo, col medio Jablonski sul quotato Alekxander Ivanov e col mediomassimo bielorusso Kuzmin a spese di Yakushev. I due successi russi col leggero Abdurashidov, abile e rapido e col massimo Kudukhov, reduce dagli assoluti nazionali. Il Messico,  unica franchigia a vincere in trasferta, superando la modesta Argentina, imbottita di giovani che hanno pagato lo scotto.

Si riprende l’8 dicembre con l’Italia che ospita l’Ucraina, finora la delusione del torneo. L’interrogativo è se la formazione metterà in campo i suoi pezzi migliori che sono il leggero Lomachenko, il medio Khytrov e il massimo Usik, due ori olimpici e uno mondiale. Così fosse, per i Thunder strada tutta in salita, diversamente ce la giochiamo.