A poco meno di due mesi di distanza dalle NITTO ATP Finals di Londra vinte dal russo Daniil Medvedev, il carrozzone del tennis è finalmente ripartito e in queste ore tutti i migliori tennisti al mondo si sono recati in Australia dove andrà in scena il primo Slam stagionale.
Djokovic resta l’uomo da battere ma i giovani incalzano
Soprattutto per Novak Djokovic, il 2020 sarà un anno da dimenticare al più presto. Il serbo, dopo aver iniziato la stagione tra mille polemiche per alcune dichiarazioni che hanno lasciato tutti perplessi, ha proseguito il suo 2020 rendendosi protagonista di alcune scelte e alcune dichiarazioni che hanno profondamente minato la sua credibilità. Il punto più basso, però, è stato sicuramente raggiunto agli US Open quando nel match contro Pablo Carreño Busta lanciò violentemente una pallina che terminò la sua corsa sul viso di una giudice di linea: squalifica immediata, 10 mila euro di multa e linciaggio mediatico. La stragrande maggioranza dei tennisti sarebbe tornata dalla trasferta americana con le ossa rotte e per riprendersi psicologicamente avrebbe impiegato settimane, se non mesi. E invece Nole è riuscito a lasciarsi subito alle spalle quella brutta esperienza in terra statunitense, riprendendo subito a vincere e convincere. L’assenza di Federer e le precarie condizioni fisiche di Nadal avrebbero potuto permettere al serbo di dominare il circus, ma Djokovic è stato costretto a fare i conti con l’inesorabile ascesa dei tanti giovani che stanno riducendo il gap dai Magnifici Tre del tennis mondiale. I vari Medvedev, Thiem, Tsitsipas, Rublëv, Zverev e il nostro Berrettini sono finalmente arrivati a giocarsela alla pari con le tre leggende del tennis contemporaneo e tale circostanza è confermata anche dalle quote di tennis, secondo cui Djokovic resta sì il favorito per la vittoria dell’Australian Open in corso di svolgimento a Melbourne, ma solo in leggerissimo vantaggio sui giovani terribili che puntano agli slam in palio sempre più prepotentemente.
