Libri di Sport: American Boxers di Davide Mannelli: la recensione di DataSport

Pubblicato il 24 giugno 2019 alle 15:40:02
Categoria: Libri di Sport
Autore: Redazione Datasport

I magnifici sette imperatori del ring, da Joe Louis a Mike Tyson.

Davide Mannelli – American Boxers – Ultra Sport – Pag. 310 – Euro 19.50.

Sta diventando sempre più di moda rispolverare la carriere dei vecchi campioni del ring, aumentando così il già robusto numero di pubblicazioni di uno sport che sembra non conoscere la saturazione sull’argomento, nonostante i nemici della noble art. Personalmente non trovo stimolante questo tipo di pubblicazione e il motivo principale è che si tratta di vere e proprie “riproduzioni” da altri lavori che hanno trattato questi campioni in maniera decisamente più particolareggiata e mi riferisco in particolare a Muhammad Alì, Sonny Liston e Joe Frazier

Con questo non intendo entrare nel merito del lavoro dell’autore di American Boxers, che è in buona compagnia, anche se nel capitolo che tratteggia Rocky Marciano, ho dovuto constatare che la precisione della storia del campione di origine abruzzese, non è certo il punto forte del racconto. Ripeto, nessuna critica preconcetta sui contenuti, ognuno ha diritto di raccontare le storie scegliendo le fonti più gradite. Certo, liquidare in quattro righe la conquista dell’oro ai Giochi di Roma nel 1960, dell’allora Cassius Clay, lascia perplessi, oltre a imprecisioni lungo la storia. C’è un però che giustifica la scelta dell’assemblaggio.

Se i più attempati appassionati della boxe, scoprono le “imperfezioni”, i più giovani digiuni delle imprese dei vari Joe Louis, Rocky Marciano, Sonny Liston, Muhammad Ali, Joe Frazier, George Foreman e Mike Tyson, sia pure in forma approssimativa, vengono a conoscenza delle imprese di questi giganti del ring per loro inedite. Che siano i più celebri è questione di scelte. Chiedere ad un messicano se questi sette sono tutti più popolari di Julio Cesar Chavez, capace di portare 150.000 tifosi allo stadio di Città del Messico in occasione di un mondiale o ad un panamense se Roberto Duran è meno popolare dei magnifici sette, difficilmente opteranno per questi ultimi. La boxe è uno sport di emozioni e di appartenenza, per cui l’italiano pur giovane che segue la boxe, ha sentito parlare di Nino Benvenuti e Duilio Loi anche se combatterono oltre mezzo secolo addietro, come di Rocky Marciano e Ali. Difficile abbiano nozioni delle imprese, sia pure eccezionali di Sonny Liston, Joe Frazier e anche di George Foreman. Ricorderanno Mike Tyson essendo relativamente recente. Ma, ripeto, ognuno è libero di scrivere, se trova l’editore, ciò che più gli aggrada.

Giuliano Orlando