Almanacco ciclismo 2022: la recensione di Datasport

Pubblicato il 18 aprile 2022 alle 14:00
Categoria: Libri di Sport
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Per l’Italia è stato l’anno di Colbrelli e Ganna afferma l’Almanacco – Davide Cassani – Beppe Conti – Almanacco ciclismo 2022 - 31° edizione – Gianni Marchesini edizioni – Pag. 416 – Euro 40.00.

di Giuliano Orlando

Con giustificata amarezza, l’editore Gianni Marchesini, amico da sempre, mi informa che la Federciclismo, presieduta dall’imprenditore milanese Cordiano Dagnoni, succeduto a Renato Di Rocco, rimasto in carica dal 2005 al 2021, dopo essersi complimentato dell’opera e per la sua anzianità di servizio, giunto alla 31° edizione, per l’Almanacco 2022, ha ritenuto opportuno tagliare il contributo, nel segno della in-sostenibilità, verso la pubblicazione italiana più importante del settore. Ugualmente il miracolo si è ripetuto ed ecco che anche quest’anno gli appassionati potranno conoscere quanto è avvenuto nel 2021, ovvero l’anno olimpico. Come confermano i due esperti che confezionano l’opera: Davide Cassani e Beppe Conti, oltre a Roberto Ronchi (coordinatore) e Danilo Viganò (addetto ai testi), nonostante le sempre maggiori difficoltà dell’editoria in generale, è stato possibile informare chi segue e ama questo meraviglioso sport, sia a livello statistico che storico, oltre che cronachistico con l’Italia che trova sempre protagonisti, nonostante la concorrenza di paesi nei quali il ciclismo è quasi una religione (Belgio, Olanda e Inghilterra) e la Francia che sta risorgendo. Poi ci sono le new-entry come la Slovenia che sembra il giardino delle meraviglie col tandem Pogacar-Roglic e Mohoric. La radiografia del 2021 in chiave italiana tutto sommato ci premia forse oltre le attese. Filippo Ganna campione del mondo inseguimento individuale, Sonny Colbrelli campione europeo su strada e vincitore della Parigi-Roubaix, Filippo Baronchini iridato Under 23 su strada, Elisa Balsamo mondiale su strada, Salvia Zanardi europea Under 23 su strada, oro ai Giochi di Tokyo per il quartetto dell’inseguimento, guidato da Ganna, Vittoria Guazzini europea Under 23 inseguimento individuale, oltre a Luca Mazzone oro paraolimpiadi a Tokyo nel team relay con Cecchetto e Colombari. Un bilancio positivo anche se migliorabile. Gli albi d’oro comprendono tutto lo scibile storico della disciplina. Poi ci sono i risultati dei Giochi da Atene 1896 a Tokyo 2021, i record vari, dalla pista alla strada, spazio anche per ricordare chi ha dato molto al ciclismo e la stagione scorsa è scomparso. Ci sono pure i musei del ciclismo, la pagina della memoria dedicata a Franco Balmamion, che ha vinto due Giri d’Italia e preferiva i fatti alle parole. Trovi gli indirizzi della Associazioni Internazionali e nazionali, dall’UCI alla FCI. Interessante il raffronto del miglioramento del record dell’ora. Nel 1983 il francese Henry Desgrange sulla pista di Parigi, fissò il limite a km., 35,325, il 16 aprile 2019 sulla nuova pista di Aguascalientes in Messico a quota 1880 metri, il belga Victor Campenaerts arriva a km., 55.089 e supera il muro storico dei 55. Tra il primo e l’ultimo record, la bellezza di 20 km. Per contro la britannica Joss Lowden lo scorso anno, ha scalzato la nostra Vittoria Bussi, percorrendo sulla pista Grenchen in Svizzera 48,406 km. contro i 48,007 ottenuti della romana nel 2018 in Messico. Rinnovo la mia ammirazione per questa pubblicazione, scorrendo pagina dopo pagina, dove oltre alle informazioni relative sia ai Giri che ormai si disputano in tutto il mondo, trovi le quote più alte delle cronometro, il ciclista che ha vinto più tappe consecutivamente, il più veloce in assoluto a cronometro. Lo sapevate che Giovanni Gerbi giunto quinto alla Parigi-Lione, prima tappa del Tour 1904, fu costretto al ritiro per essere stato malmenato da alcuni facinorosi, che lo avevano scambiato per Maurice Garin? Quanti sono i ciclisti che hanno vinto Giro, Tour e Vuelta? Sono sette e qualcuno anche più volte. Per saperlo basta acquistare l’Almanacco 2022. Non solo strada, ma tutte le specialità dalla pista al cross country, uomini e donne. Come si dice, di tutto e di più. Visto che è mancato il contributo FCI, cito gli inserzionisti che hanno dato una mano. Campagnolo, Circuiti Santuari Appennino Bolognese 2022, Delio Gallina Colosio, Fotoreporter Sirotti, Maltinti Lampadari, Mapei Sport, Rofra, O Tuttobici e Valcar. Per informazioni chiamare allo 051.6259817, per l’acquisto inviare e-mail a: info@almanaccodelciclismo.it