A Roma tutto esaurito per Levin che batte Morri, titolo FPI-WBC cruiser

Pubblicato il 11 febbraio 2019 alle 20:02:50
Categoria: Boxe
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Esordio spettacolare al Pala Atlantico di Roma, per la 3 Gloves Promotions di Michele Carpinelli, col quasi esaurito per assistere alla serata pugilistica imperniata sulla sfida cruiser tra il romano Flavio Morri (5-2-1) 31 anni, ingegnere nucleare, preparato dal maestro Ignuzzi e il lituano Semen Levin (8-2), 39 anni, di stanza a Ostia da decenni, dopo aver svolto attività dilettantistica in Campania, nei dintorni di Napoli.

Soddisfatto l’organizzatore: “Abbiamo messo in prevendita 700 biglietti, alla fine ne abbiamo venduto quasi 1400 e la riunione trasmessa sul canale Boxelive, su You Tube ha ottenuto 3500 visualizzazioni. Questo significa che siamo sulla strada a giusta a proseguire i nostri programmi”.

 L’incontro clou della serata, che assegnava la cintura FPI-WBC, se lo è aggiudicato Levin con un verdetto di stretta misura, determinato dal richiamo per testa troppo in vanti di Morri. Il nuovo campione,è passato professionista nel 2016 a 36 anni, gestendosi da solo, con un buon curriculum: due sconfitte (D’Ortenzi e Squeo) e otto successi, l’ultimo è stato il più clamoroso, ottenuto contro il favorito Morri, reduce dalla vittoria netta contro Endri Spahiu (9-2) nella semifinale del torneo. Levin ha costruito il successo nella prima parte del match, tenendo l’iniziativa col jab sinistro e muovendosi con intelligenza, portando Morri fuori misura. Non una superiorità netta, ma sfumature che i giudici hanno premiato. La svolta alla quinta, con l’arbitro in verità molto severo, che comminava un richiamo a Morri (testa in avanti) e questa situazione pesava sul resto del match, anche se, spronato dal suo mentore il maestro Agnuzzi, iniziava a tenere botta e riduceva lo svantaggio, non sufficiente per i giudici, premiando Levin, che riceveva la più gradita sorpresa pasquale in anticipo. Il maestro Agnuzzi, accettava il verdetto anche non aveva riscontrato questa superiorità. “Un confronto molto equilibrato, che ha premiato la quantità sulla qualità. A giudizio unanime ha fatto la differenza il richiamo. Morri non mi ha deluso, a giudizio prsonale ha disputato un buon match e questo ci induce a proseguire senza alcuna incertezza. Ci potrebbe stare la rivincita, anche se non è alla cima dei nostri pensieri”. Morri, sposato, opera in una grande azienda e quando esce va in palestra ad allenarsi. La sconfitta l’ha presa con filosofia: “Non pensavo di aver perduto, anche se accetto il verdetto dei giudici. Mi prendo una breve pausa, poi torno in palestra e vado avanti. Potrebbe esserci anche l’opportunità del tricolore”. Levin, giustamente soddisfatto, non nascondeva la gioia: “Mi sono preparato al meglio, anche se temevo giustamente Morri. Ho speso molto nella prima parte, pagando un po’ nel finale. Morri ha mano pesante e averlo tenuto a bada, accresce il valore della vittoria. Pronto a difendere la cintura appena possibile. Non sono più un ragazzino, ma sto bene e mi alleno con entusiasmo”. Vittorioso anche l’ex tricolore medi, Mirko Geografo (13-1-1) contro il polacco Airtem Karpets (21-11), che ha tenuto a lungo l’iniziativa portando spesso l’uno-due a bersaglio. Il romano ha speso il minimo sindacale per ottenere il verdetto, con sporadiche reazioni, peraltro efficaci e precise, senza rischiare ma nel contempo senza dare al match quello sprint che il pubblico sperava e che il maggior tasso tecnico gli avrebbe consentito. Tutto l’opposto dell’altro medio Fabio Mastromarino (7-1) che ha iniziato a spron battuto contro il georgiano Giorgi Kerdikoshsvili (9-22-5), deciso e coraggioso ad accettato la lotta a media distanza, con scambi violenti che il romano concludeva sempre a suo vantaggio. Il pubblico gradiva lo spettacolo applaudendo spesso. L’ospite ha retto per quattro round, poi entrava in crisi e dopo un richiamo per tenute, nella quinta ormai stremato veniva fermato dall’arbitro. Positivo anche il rientro del pugliese Felice Moncelli (18-5-1), vittorioso sull’altro georgiano Nikoloz Gvajava (11-15-2), dal fisico imponente, partito a mille, per cercare la soluzione a sorpresa. Moncelli teneva bene la sfuriata dell’ospite e senza rischiare troppo reagiva, aumentando il ritmo dei colpi nella seconda parte del match. Moncelli concludeva la fatica con bella autorità e vinceva nettamente. In apertura debutto positivo per il superpiuma Christian Gasparri (1) e il welter Alessio Mastronunzio (1) sugli albanesi Leandro Xhelili (1-2) di 18 anni e Kreshnik Halili (1-1) di 33 anni. Vittorie ai punti. Un po’ sofferta quella di Gasparri nel finale, molto agevole per il welter, che ha mostrato discreta potenza.

Orlando Giuliano