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L’ultima danza di Maradona

Pubblicato il 7 dicembre 2025 alle 16:12
Categoria: Libri di Sport
Autore: Wilma Gagliardi

 L’ultima danza di Maradona

Un giallo al gusto agrodolce, dove personaggi immaginari ma molto vicini alla realtà raccontano il mondo del calcio e le sue nefandezze. Con l’ombra del ‘pibe de oro’, scarnificato nel tragico tramonto. Giancarlo Dotto – L’ultima danza di Maradona - Rizzoli editore – Pag. 394 – Euro 19.00.

di Giuliano Orlando

Un libro conturbante che percorre il mondo in apparenza dorato del calcio attuale. L’autore ha costruito un percorso a livello cinematografico, con personaggi al limite del paradosso, partendo da Werner Falco. Italiano, detto il Bucaniere, un passato da calciatore più furbo che bravo, ormai ridotto al lumicino sia con la salute che nel suo imbarazzante mestiere di scopritore di talenti più o meno reali, da rifilare a presidenti non meno voraci, ma non sempre avveduti. Dall’Italia si è trasferito a Bahia lo stato brasiliano dove l’estate dura dodici mesi all’anno. In apparenza sembra agli sgoccioli dell’esistenza, appeso all’apparecchio dell’ossigeno. In realtà percorre tutto il romanzo e giunge alla fine ancora vivo, con l’adrenalina a mille, ormai prossimo alla vendita di quel giovane gigante, che sta seguendo da tempo, al solito presidente amico.

Vivendo con la madre del presunto campione, un donnone enorme, che si trastulla con Falco come fosse un giocattolo. Tra il primo approccio e la presunta conclusione dell’affare, il romanzo offre il meglio di un giallo, in apparenza irrisolvibile che proprio Falco riuscirà a risolvere, in concorso con personaggi di pura fantasia, ma non meno vicini alla realtà di quel mondo sotterraneo e nefando di chi dal calcio trae enormi profitti con metodi malavitosi. Ed ecco la galleria dei boss che arrivano dall’Albania e dalla Macedonia e aree limitrofe. Dal gigante macedone Branko socio in affari di Sugar Habens, tandem dai metodi spicci e regole proprie. Poi arrivano i delitti di alcuni dei personaggi sulla cresta dell’onda del sordido cosmo. Le prime due vittime sono Max Berengario e Tony Rende, italiani di spicco nella compravendita tra procacciatori e società. Il commissario addetto alle indagini è Tano Piramide, amico da sempre di Falco, al quale chiede aiuto in virtù del fiuto calcistico, messo a disposizione per trovare il colpevole. L’assassino prende le vittime a martellate, con tracce di rossetto sul viso sfigurato.

Orrido e misterioso. Ricerche ovunque, con l’aiuto di Betty e Susan, due americane sbarcate in Italia, dove operano ognuna nel proprio campo specifico, abbastanza particolare. Le due fanciulle sono legate a Werner in modo indissolubile, Betty in particolare lo ha pure sposato. E poi lasciato. Anche se il legame non è mai stato interrotto. Quando il fallimento delle indagini sembra giunto alla fine e Piramide prepara le dimissioni, avviene l’imprevisto e si scopre l’assassino, che sembrava la persona più sottomessa di quella genia. Dirvi di si tratta sarebbe fare torto sia all’autore che alla curiosità dei lettori.  Posso aggiungere che il romanzo è degno dei migliori giallisti, con episodi di grande intensità. Dove si alternano situazioni tragiche e comiche. Il viaggio in moto di Betty e Susan nella tana di Branko, una reggia nell’aspra terra macedone, ha il gusto di due sapori in antitesi. La ricchezza e supponenza del boss, ignorante ma furbissimo e vendicativo, in contrapposizione alle due lady non più verdi, ma sempre disponibili, per trovare la soluzione dell’intricata faccenda.

Non calcolando i rischi di chi veste i panni delle detective in erba e vuole intrufolarsi in affari troppo importanti per le loro forze. Rischiando di lasciarci le penne. La parte che riguarda la soluzione del mistero è una specie di ‘arrivano i nostri’ di hollywoodiana memoria. Una corsa contro il tempo e il disastro totale. Ma la storia non è finita. Il padre del giovane prodigio, latitante da sempre, compare all’improvviso e minaccia Falco di farlo fuori se non dividerà con lui il ricco introito della vendita. Werner appena rientrato dall’Italia è troppo stanco per replicare, preferendo una bella dormita, senza sognare nulla. Dimenticavo Maradona, la cui presenza è raffigurata nella nuvola a sua immagine che copre il cielo e nel suo tramonto terreno, descritto con la tragicità del teatro greco. Un libro pronto a trovare il regista giusto per tramutarlo in film.          

                                                                                        

Giuliano Orlando