Il sogno del giro del mondo. Piccoli azzardi per cambiare la vita

Pubblicato il 6 marzo 2024 alle 22:03
Categoria: Libri di Sport
Autore: Wilma Gagliardi

  Il sogno del giro del mondo. Piccoli azzardi per cambiare la vita

 

L’avventura indimenticabile tra euforia e timori, affrontando un’esperienza rivoluzionaria – Romain Tuilier - Il sogno del giro del mondo. Piccoli azzardi per cambiare la vita. edicicloeditore – Pag. 96 – Euro 9.50

di Giuliano Orlando

Sempre stuzzicante viaggiare per il mondo accompagnato dalla musica, nel suo caso da quella country con robuste spruzzate di rock’n’roll, come ha fatto Romain Tuilier, che racconta l’esperienza con la leggerezza di quel bambino che è nel suo intimo. Spesso, la più importante avventura della vita nasce da un licenziamento. Capitato all’autore di questo minuscolo ma bel libro, dove trovi l’essenziale di un viaggio infinito le cui tracce sono fissate sul passaporto ricco di timbri che rappresentano ricordi incancellabili. Partire senza programmare è molto più stimolante del viaggio organizzato, che ti toglie l’emozione della sorpresa e ti fa sentire parte del sistema. Partire quasi senza bagaglio è l’altra scelta fuori dal comune. Un viaggio col minimo essenziale che rischia di fermarsi spesso per aver finito tutto o quasi. Eppure alla fine quel giro del mondo sognato la realizza. Ci sono tappe da sogno e altrettante da incubo. Città come Katmandu o Pechino, i templi di Nikko in Giappone o di Budda a Dambulla nello Sri Lanka e anche quello di Borobudur nell’isola di Giava lasciano il segno in positivo. Al contrario dei bordelli di Bangkok che offrono la merce senza alcuna discrezione, anche se quello che lo ha colpito di più è stato lo strip club di Miami in Florida, dall’impudicizia totale. Ha corso sulla Grande Muraglia, ricordandomi che qualche anno addietro ho fatto la stessa indimenticabile esperienza. Nell’India che cresce con università e tecnologia avanzata, cresce anche l’indignazione sia pure muta e impotente, quando a Nuova Delhi, su un filobus affollato, un uomo sul fiore degli anni, fare un cenno ad un vecchio malato che si è alzato docilmente per cedergli il posto, perché così voleva il sistema millenario delle caste. Dal deludente Machu Picchu peruviano, sensazione condivisibile, alla scoperta del sogno americano, annegato sul pullman che lo portava a New Orleans, osservando alcuni obesi che si accusavano a vicenda di occupare troppo spazio sui sedili stretti del veicolo. Emblematico e imperdibile l’ultimo capoverso. “Il mondo è fragile, si dissolve nel tempo. Non partire sarebbe stato una sofferenza irreparabile. Ho avuto la possibilità di meravigliarmi”. Datato 2018.                                                                

Giuliano Orlando