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Dopo la netta vittoria della Roma a San Siro per 1-4 contro il Milan nel posticipo della 35esima giornata di Serie A, non si fa altro che parlare del 'caso' Totti. Il capitano della Roma, in quella che potrebbe essere stata la sua ultima partita a San Siro, è rimasto seduto in panchina per tutto il corso dei 90 minuti, nonostante l'ovazione ed i cori dei tifosi rossoneri che avrebbero voluto porgere il giusto tributo ad uno degli avversari più ammirati degli ultimi 20 anni. E invece Luciano Spalletti ha scelto diversamente, una decisione che non è piaciuta nemmeno a Zdenek Zeman che della Roma e di Totti è stato allenatore.
"Dispiace perché è il giocatore più forte degli ultimi vent'anni e ci sono questi problemi - spiega il boemo ai microfoni di 'Radio 2' -. Già è brutto che la società abbia annunciato la fine della sua carriera e non il giocatore. Non è mai successo. Per me Totti rimane il più grande. Spero sia una 'presunta' fine e di rivederlo ancora a San Siro".
Il tecnico del Pescara non ha dubbi circa il futuro del 'Pupone': "Francesco è troppo romano e romanista, non può fare uno sgarbo - prosegue -. Cosa gli direi se lo sentissi ora al telefono? Niente, solo che è sempre il più grande. Gli direi di fare quello che si sente. Se vede che può essere utile alla Roma continui, se vede che non c'è posto e gli altri gli passano davanti, è giusto che smetta".
Nel corso di questa stagione Totti ha collezionato appena 15 presenze in Serie A di cui 1 da titolare in occasione della quinta giornata contro il Crotone. Per il resto, pochi scampoli di partita per il capitano della Roma che ha segnato 2 reti in campionato (entrambe su calcio di rigore), servendo però 3 assist.