Tamberi-Jacobs, l'esclusione dall'Atleta dell'anno che fa scalpore

Pubblicato il 22 ottobre 2021 alle 14:10
Categoria: Atletica
Autore: Matteo Pifferi

World Athletics ha stilato la lista con le 10 nomination per l'atletica maschile del 2021 e, nella stretta cerchia di nomi, non figurano né Gianmarco Tamberi né, soprattutto, Marcell Jacobs. Una scelta che ha destato grande stupore, anche perché, in una nota diffusa sul sito ufficiale, si legge testualmente che "le nomination sono state selezionate da una giuria internazionale di esperti di atletica leggera, composta da rappresentanti di tutte e sei le aree continentali".

Se l'assenza di Gianmarco Tamberi è comprensibile a livello di prestazione singola - il 2,37 saltato dall'atleta nativo di Civitanova Marche non figura nella top 30 all time ed è distante 8 cm dal record assoluto di Sotomajor -, stupisce e non poco come l'atleta italiano ed europeo per eccellenza del 2021, Marcell Jacobs, possa non essere inserito quantomeno nella lista dei migliori dieci atleti dell'anno. Il presidente Sebastian Coe ha provato a spiegare: "Come sempre i World Athletics Awards premieranno gli atleti cha hanno mantenuto un alto livello di prestazioni lungo tutto l'arco dell'anno, non solo durante i Giochi Olimpici". Ma la spiegazione non sembra essere così coerente con la scelta dei giurati. Il 2021 vissuto dall'atleta nato ad El Paso ma che vive a Desenzano Del Garda è l'emblema della tenacia, del lavoro, dei sacrifici che poi portano a raccogliere i risultati nel momento decisivo ma non si esaurisce solamente nelle due settimane di Tokyo. Già a marzo, Marcell era in pista a vincere la medaglia d'oro dei 60 metri piani agli Europei indoor di Torun con il tempo di 6''47, ossia il nuovo record italiano ma anche la miglior prestazione mondiale del 2021 in questa specialità. A maggio, poi, Jacobs stabilisce in batteria il nuovo record italiano dei 100 metri piani con il tempo di 9''95, diventando il secondo atleta italiano, dopo Tortu, a rompere la barriera dei 10''. E a Tokyo arriva la doppia gioia clamorosa, quella doppia medaglia d'oro che ha inorgoglito un paese intero come l'Italia. Un risultato maturato nel tempo e che ha portato, dati alla mano, altri record: in semifinale, il 9''84 è diventato il nuovo record europeo durato il tempo di un respiro, visto che è stato ritoccato di 4 centesimi in finale con il 9''80 diventato storia e leggenda. Numeri alla mano, quello di Marcell è il quarto miglior crono del 2021 - solo Brommell (due volte) e Omanyala hanno fatto meglio -, senza considerare che, in una finale, un risultato del genere, imprevisto e impronosticabile, vale più del tempo in sè e per sè. Nella storia, però, Jacobs ha scritto il suo nome, tanto che sono in pochissimi ad aver fatto meglio del talento bresciano. Tolto il mostro sacro Bolt (il record di 9''58 resiste dal 2009 e potrebbe restare lì ancora per decenni), solamente Gay, Blake, Powell, Gatlin, Coleman e Brommell hanno 'battuto' Jacobs a livello di crono. Parliamo di atleti che hanno fatto la storia di questo sport.

A livello di valutazioni complessive, non c'è la volontà di paragonare la carriera degli atleti ma non inserire Jacobs nella top 10 degli atleti maschili a livello mondiale appare un autogol e un controsenso. Ci sono nomi 'scontati' come Mondo Duplantis (campione olimpico del salto con l'asta), Eliud Kipchoge (campione olimpico della maratona con un margine più ampio sul secondo dal 1972), Joshua Cheptegei (vincitore a Tokyo nei 5000 e 10000 metri, con tanto di record del mondo nei 2000), i norvegesi Jakob Ingebrigtsen (campione olimpico ed europeo dei 1500) e Karsten Warholm (vincitore dei 400 metri ostacoli con record del mondo) ma anche Pedro Pichardo (salto triplo), Daniel Stahl (lancio del disco), Ryan Crouser (lancio del peso), Miltiadis Tentoglou (salto in lungo) e Damian Warner (decathlon). Tutti grandi atleti, tutti vincitori di almeno una medaglia a Tokyo con prestazioni impressionanti. E non vedere Marcell Jacobs - e Gianmarco Tamberi - lascia l'amaro in bocca agli appassionati. Un po' come accade, a livello calcistico, quando il Pallone d'Oro non premia realmente i migliori dell'anno solare - Jorginho? - ma i migliori del gioco - Cristiano Ronaldo o Messi -.