Vazquez cancella l'Italia: ''Mi sono sempre sentito argentino, l'Albiceleste è un sogno''

Pubblicato il 18 agosto 2018 alle 14:08:00
Categoria: Notizie Nazionali
Autore: Marco Corradi

Franco Vazquez deve molto al calcio italiano: dopo un iniziale momento di rifiuto, il Palermo l'ha lanciato e trasformato in un grande giocatore, dando vita alla formidabile coppia con Dybala e preparandolo al grande salto in una big. Vazquez ha poi scelto il Siviglia, nelle cui fila si è imposto giocando tanto da mezzala, quanto da 10 puro (il suo ruolo), quanto da falso nueve, e ora potrebbe debuttare nelle fila dell'Argentina. Il fantasista di Belgrano è infatti una delle grandi novità della rosa scelta da Lionel Scaloni, che senza Messi (out dalla nazionale per scelta fino a fine 2018) e con Aguero a riposo ha optato per vari esperimenti in vista delle amichevoli contro Colombia e Guatemala. Gioventù al potere con le conferme di Angel Correa, Dybala e Pavon e gli inserimenti di Icardi, Lautaro Martinez, Palacios, Cholito Simeone e altri giovani protagonisti della Superliga Argentina (Alan Franco, Meza ecc), ma anche qualche volto nuovo, tra cui figura anche Franco Vazquez. 

Il trequartista aveva vestito la maglia dell'Italia (patria della madre) nel 2016, ma poi Conte non l'aveva più chiamato e neppure Mancini ha scelto di inserirlo in rosa: avendo giocato solo in amichevole, è ancora eleggibile per l'Argentina e non ci ha pensato su due volte prima di accettare. Lo spiega lui stesso ai microfoni di TyC Sports: ''Scaloni mi ha chiamato dicendomi che c'era la possibilità di essere convocato, l'ho ringraziato e ho detto di sì. Ringrazio Dio che mi ha dato la possibilità di vestire la maglia dell'Albiceleste, mi sono sempre sentito argentino - prosegue Vazquez -. Avevo giocato con l'Italia perchè è il paese di mia madre e il vecchio ct dell'Argentina mi aveva chiuso ogni porta per l'Albiceleste e mi aveva trattato in malo modo: si trattava di una nazionale importante e non potevo dire di no, ma ora vivo un sogno''. Vazquez non è il primo a cambiare nazione in corsa: è successo tante volte negli ex U21 (Kuzmanovic dalla Svizzera alla Serbia ecc), ma il caso più eclatante è senza dubbio Diego Costa, che dopo un'amichevole col Brasile scelse la Spagna. Vedremo se El Mudo riuscirà a ritagliarsi un posto fisso nella Seleccion, oppure rimpiangerà questa scelta tra qualche anno.