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Isla, Asamoah, Benatia, Armero: i gioielli dell'Udinese sono tra i più corteggiati dal mercato. Ma è difficile che il club friulano decida di privarsene. Così chiarisce Giampaolo Pozzo, patron della società che per il secondo anno consecutivo ha conseguito l'accesso ai preliminari di Champions League: "Come sempre si stanno facendo i conti senza l'oste - afferma -. Premettendo che di offerte vere e proprie, concrete, qui non ne sono mai arrivate, quello che mi preme sottolineare è che l'Udinese non ha alcuna intenzione di gettare alle ortiche quanto di buono costruito, con tanta fatica, in questi due anni".
Tutti incedibili, insomma: "Non abbiamo alcuna necessità o volontà di vendere i nostri pezzi pregiati - aggiunge Pozzo -. Non credo che, a parte tre o quattro top club europei, ci siano così tante galline dalle uova d'oro in grado di soddisfare i nostri giocatori più di quanto potremmo fare noi, qui, a Udine. Il nuovo stadio e la Champions League ci permetteranno di compiere il salto di qualità anche a livello economico. Stiamo facendo l'impossibile per rendere l'Udinese una società di primissimo livello e i risultati ci stanno dando ragione. E' chiaro - precisa il patron - che se vengono a bussare il Real Madrid o il Barcellona, per un giocatore è come vincere il primo premio alla lotteria. Ma io non credo proprio che club come questi siano interessati, ogni anno, ai nostri giocatori".