Domenica 20 luglio, il Tour de France 2025 riprende dopo la tappa di alta montagna di ieri, dove Thymen Arensman ha conquistato la vittoria e Tadej Pogacar ha mantenuto la maglia gialla, mentre Remco Evenepoel è stato costretto al ritiro. Oggi è in programma la 15ª tappa, un percorso di 169,3 km che parte da Muret, a sud di Tolosa, e termina a Carcassonne, attraversando colline morbide e salite brevi ma selettive.
L’inizio è piuttosto agevole: circa 70 km di pianura con piccoli dossi al di sotto dei 250 m di dislivello, ideali per i velocisti o per eventuali tentativi di fuga. Al km 59,8 è posto il traguardo volante di giornata a Saint‑Felix‑Lauragais, dove si assegneranno punti preziosi per la classifica a punti (maglia verde).
Dopo quest’occasione per i velocisti, la corsa entra nel vivo con tre Gran Premi della Montagna (GPM). Si parte con la Côte de Saint‑Ferréol (3ª categoria: 1,7 km al 7%), poi la Côte de Sorèze (3ª cat.: 6,2 km al 5,5%) e infine la più impegnativa Pas du Sant (2ª cat.: 2,9 km al 10,2%). È su quest’ultima salita che potrebbe aprirsi la lotta decisiva, con attacchi da lontano o selezione in vista della discesa finale.
La parte conclusiva prevede una discesa lunga e tecnica che porta direttamente verso l’arrivo a Carcassonne, sede perfetta per un arrivo a gruppetti o per un attacco in solitaria. Le pendenze generose delle salite, unite alla discesa guidata, favoriscono gli attaccanti da lontano, ma i corridori più rapidi e resistenti potrebbero comunque giocarsi la vittoria in volata.
In definitiva, questa frazione offre un mix interessante tra opportunità per le fughe e terreno favorevole ai velocisti resistenti, con la possibilità di colpi tattici lungo le salite. Le squadre dei favoriti dovranno valutare attentamente se controllare il gruppo o lasciare spazio alle fughe, in vista delle tappe alpine che attendono nel proseguo della Grande Boucle.