La prima tappa alpina del Tour de France 2017 non va giù a Fabio Aru che perde le ruote dei migliori sulle ultime rampe del mitico Galibier e giunge al traguardo con 31" di ritardo dalla maglia gialla Froome, da Uran e da Bardet, finendo fuori dal virtuale podio di Parigi. "Ho perso e non posso essere contento, il Tour comunque finisce domenica: ci possono essere le giornate in cui perdi qualcosa", ha detto il campione d'Italia in carica.
Aru è ora quarto nella generale a 53" da Froome e a 26" dalla coppia Uran-Bardet, i più brillanti sull'ultima salita di giornata che è costata un piccolo ritardo all'azzurro. "Quando mi hanno attaccato sul Galibier mi sono trovato senza le energie necessarie per poter rispondere. Ieri è stata una giornata dura e anche domani lo sarà: non fa piacere quando si perde, ma questo è il ciclismo", ha spiegato lo scalatore sardo del Team Astana.
Domani, giovedì, c'è l'ultimo arrivo in salita in cima all'Izoard e il ds Beppe Martinelli confida nelle doti del 'Cavaliere dei Quattro Mori': "Poteva perdere anche di più, ci siamo salvati. Io sono contento: Fabio ha fatto la discesa da solo e con il vento contro. Credo nelle sue capacità di recupero, domani c'è un arrivo in salita e siamo ancora tutti lì. Lui conosce l'Izoard, sa come va interpretato".
Ha controllato la maglia gialla Chris Froome: "È una partita a scacchi, un gioco di ombre tra gli uomini di classifica. Questo Tour è ancora aperto. Non mi aspettavo certo che si decidesse oggi, mi piacerebbe arrivare alla crono di Marsiglia con lo stesso vantaggio".
