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Oggi le partite sono sul web. Streaming, social, content creator, ci piace guardare in diretta con anche i commenti degli appassionati. Siamo una generazione che ama il dinamismo, niente più partite sul divano la sera. I match li guardiamo su Twitch o sui social insieme ai nostri influencer preferiti.
Niente più stadio e divano, insomma. Le opportunità a nostra disposizione sono molte di più: TV connesse, app ufficiali, clip, reel, live chat. Perché spendere un'ora intera a seguire una partita se possiamo goderci gli highlight di pochi minuti su TikTok? Possiamo reagire a un thread su X e, allo stesso tempo, possiamo giocare a un gioco a tema calcio su MyEmpire Casino. I tifosi vogliono un'esperienza più partecipata, vogliono sentirsi parte attiva della competizione! Quanti di noi tra il primo e il secondo tempo proseguono con il match direttamente online su un casinò? Sono sempre di più le piattaforme che implementano i giochi a tema sportivo, proprio per intercettare il pubblico e per offrire dei game rapidi, perfettamente in linea con le esigenze dei fan. Mentre andiamo allo stadio, mentre aspettiamo che un amico risponda in chat, è sempre il momento giusto per una sessione veloce a un gioco online a tema calcio.
Il punto è semplice, la linea tra "in TV" e "online" si è assottigliata. Anche il pubblico più maturo si è spostato verso lo streaming. I fan over 50 che usano lo streaming per vedere lo sport sono cresciuti del 21% in due anni. Quindi, non è solo una novità da Gen Z, è un cambio di abitudini trasversale.
Questo non significa che la TV tradizionale sparirà domani, ma la prima porta d'accesso sta cambiando. Nel Regno Unito, per esempio, l'Autorità per le comunicazioni (Ofcom) rileva che l'uso dei servizi on-demand e delle piattaforme online guida la crescita complessiva del video. Allo stesso tempo, la fruizione di YouTube sul televisore aumenta e la quota di famiglie con SVoD si è stabilizzata attorno al 68%. È un mercato maturo, meno corse all'abbonamento nuovo, più tempo speso sulle piattaforme già integrate nella routine quotidiana.
Dietro il cambio di abitudini c'è un cambio industriale. Gli streamer spenderanno 12,5 miliardi di dollari in diritti sportivi nel 2025, circa il 20% del totale mondiale (64 miliardi). DAZN, in particolare, mantiene la leadership tra i player OTT e ha spinto forte anche grazie all'accordo sul FIFA Club World Cup 2025.
Proprio il nuovo Mondiale per Club ha offerto una cartolina chiara del nuovo tifo always-on. Durante il torneo, FIFA ha registrato 16 milioni di visitatori unici sul sito solo a giugno, quasi 6 milioni di nuovi follower sugli account social e 1 milione di download delle app ufficiali. In più, l'accordo con DAZN ha garantito lo streaming gratuito di tutte le 63 partite. Il picco di conversazioni e ricerche è arrivato mentre la palla era ancora in gioco e ha confermato che la piazza del tifo oggi è digitale.
Il calcio non è l'unico esempio. Negli Stati Uniti, YouTube ha ringiovanito l'audience della NFL con Sunday Ticket. Lo ha detto lo stesso CEO Neal Mohan, ha spiegato come la partita viva accanto ai contenuti dei creator sportivi sulla piattaforma. È un passaggio importante: la diretta e il commento dei creator non sono più due mondi separati.
C'è anche un tema di spesa e di frizione. Una ricerca InterDigital–Parks Associates fotografa i fan disposti a investire, ma esigenti: 88 dollari al mese in media per i servizi streaming tra gli appassionati di sport, con il 33% delle famiglie USA abbonate a una app D2C sportiva e il 40% degli sports viewers che guarda solo in streaming. Allo stesso tempo, il 57% segnala problemi tecnici (buffering, latenza, qualità). Insomma: il pubblico è online, ma chiede un'esperienza più solida.
Se lo streaming porta la partita sullo schermo principale, i social video diventano la tribuna. Il Digital Media Trends 2025 di Deloitte parla chiaro: le piattaforme social-video sono una forza dominante nel tempo di intrattenimento, grazie ai contenuti infiniti, gratuiti e ad-tech avanzato. Per i giovanissimi, i video dei creator sono spesso il contenuto preferito e la relazione con loro è più forte di quella con i volti TV tradizionali. Gli highlights, i POV dagli spalti, gli spiegoni tattici in 60 secondi e i format snackable sono ormai parte della partita.
Anche gli sport che cercano nuova linfa spingono forte: il tennis ha abbracciato TikTok e YouTube con collaborazioni e format più informali (ATP con Overtime, WTA che rilancia su TikTok), punta alla Gen Z con storie e dietro le quinte più accessibili. L'obiettivo è avvicinare i nuovi tifosi dove già passano il loro tempo.
E non è solo una questione di piattaforme. La crescita degli sport femminili accelera. La fanbase WNBA è cresciuta di più del 31% in due anni. Il pubblico femminile pesa di più anche tra i fan sia degli sport femminili sia di quelli maschili. È un segnale culturale e commerciale: più storie, più pubblico, più formati nativi digitali.