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"Passi in avanti non ce ne sono stati: la buona volontà non è stata premiata". Il tavolo della pace, almeno per il momento, non serve a riavvicinare i protagonisti del calcio italiano. A confermarlo è il presidente del Coni, Gianni Petrucci, al termine della riunione fiume, durata oltre 4 ore e mezza, a cui hanno preso il numero uno dell'Inter Massimo Moratti, il presidente della Juve Andrea Agnelli, l'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, i presidenti di Fiorentina e Napoli, Diego Della Valle e Aurelio De Laurentiis, e i due esponenti più importanti della Figc, Abete e Valentini. "Non voglio dire che è una sconfitta del calcio - ha aggiunto Petrucci - in ogni caso sono a posto con la coscienza".
"Petrucci ci aveva chiamato qui e posso dire che siamo rimasti sulle posizioni che ognuno aveva" ha detto Diego Della Valle, il primo a parlare al termine dell'incontro nella sede del Coni a Roma. "Noi siamo comunque disponibili a discutere di tutto", ha aggiunto il presidente onorario dei viola. Meno drastico Massimo Moratti, che ha si è limitato a poche battute diplomatiche. "Un incontro è sempre costruttivo - ha detto il patron nerazzurro - tutto può essere utile". Nessun commento da parte di Andrea Agnelli, numero uno della Juve, che aveva sollecitato l'incontro: ha lasciato rapidamente la sede del Coni senza rilasciare dichiarazioni.