Alla vigilia della 17esima giornata di serie A, la prima del 2015, il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio ha parlato a Radio Anch'io - Lo sport su Radio Rai dei suoi propositi per l'anno nuovo. "Mi piacerebbe vedere la federazione al centro del nostro progetto, che sia un riferimento per tutto lo sport italiano. E vorrei vedere sempre meno violenza legata al calcio, i tifosi devono capirlo", ha detto Tavecchio.
Il presidente della Figc ha toccato un punto importante, quello della riforma dei campionati: "Mi auguro che il 2015 sia l'anno giusto per iniziare la riforma dei campionati. Se si riducono le squadre di serie A arrivando a 18, e serie B a 20, gli introiti provenienti dai diritti TV aumenteranno per ogni squadra. Le società si stanno trasformando in entità che producono redditi o debiti. Ci sono società regolarmente iscritte ai campionati che poco dopo falliscono, in questi casi deve intervenire la federazione". E poi ancora: "Ho avuto contatti con Tommasi (presidente dell'Associazione Calciatori, ndr), ancora non abbiamo proposto la riforma dei campionati, prima dobbiamo trovare la giusta quadratura all'interno delle varie leghe. Seconde squadre in Lega Pro? Difficile perchè a quel punto tutto tornerebbe in mano alle big di serie A".
Tavecchio ha poi dato una notizia importante: "Il prossimo campionato finirà il 15 di maggio, vedremo se inizierà prima il campionato o giocheremo durante le vacanze di Natale". Importante perchè va in direzione di aiutare la Nazionale di Conte che nell'estate 2016 sarà impegnata negli Europei in Francia. A proposito degli azzurri, il presidente ha ribadito l'importanza della Nazionale e il suo sostegno al ct, impegnato nella sua battaglia per avere gli stage: "La Nazionale è un bene di tutti, è il riferimento di tutto i nostri sportivi. Le società che mandano i giocatori in Nazionale ottengono benefici, la Nazionale non può essere secondaria a nessuno".
La chiusura del numero uno della Federcalcio è dedicata ai tagli delle spese, sulla falsariga di quelli imposti dal Coni: "Dobbiamo rivisitare le spese, soprattutto per quanto riguarda il discorso degli arbitri. Poi ci sono diversi investimenti da valutare: dagli arbitri di porta alla tecnologia per i gol fantasma. Una spending review dell'8% è altamente fattibile. Nicchi (presidente dell'Aia, ndr) è all'altezza di fare un lavoro di recupero fondi, non è una chimera arrivare a recuperare l'8%, ovvero 4 milioni di euro".