Sporting-Mihajlovic, scatta la guerra: Sinisa pronto a fare causa al club

Pubblicato il 4 luglio 2018 alle 13:47:00
Categoria: Notizie Calcio
Autore: Marco Corradi

L'estate dello Sporting Lisbona è davvero drammatica. Se infatti il caso legato alle richieste di rescissione dei giocatori sta pian piano rientrando da quando il club lusitano ha dato mandato a Jorge Mendes (agente di Cristiano Ronaldo e notissimo intermediario) di provare a mediare coi giocatori affinchè restino nel club o si facciano vendere a cifre congrue, non è destinata invece a rientrare facilmente la frattura con Sinisa Mihajlovic, che potrebbe presto portare a una durissima battaglia legale. Mendes infatti è riuscito a mediare con alcuni giocatori (ma non con Battaglia, vicino alla Fiorentina a zero), spingendo (al momento) Gelson Martins, Bruno Fernandes e Podence verso la permanenza e William Carvalho (Betis, 20mln) e Bas Dost (Fenerbahçe, 15mln) verso una cessione congrua, ma non ha potuto nulla per fermare l'ira funesta di un tecnico fumantino come Sinisa Mihajlovic. 

Il serbo, infatti, non poteva accettare facilmente l'esonero avvenuto a soli 11 giorni dalla firma con lo Sporting, e con una motivazione a dir poco fantasiosa: il club, guidato ora da Sousa Cintra, presidente del Consiglio Direttivo e leader ad interim fino alle elezioni dell'8 settembre nonchè uomo che ha affidato lo Sporting nelle mani di Mendes (che ha scelto il tecnico: il fedelissimo José Peseiro), aveva addotto come ''giusta causa'' per il licenziamento lo spostamento della sede del ritiro. Una scelta che avrebbe fatto perdere al club 300mila euro, e che è costata (ufficialmente) l'esonero a Mihajlovic: di fatto, il nuovo board ha tentato di cancellare le ultime scelte di Bruno de Carvalho, riuscendoci con Mihajlovic per il cavillo legale dei 15 giorni di prova e fallendo con Viviano (che resterà), e ora è in arrivo la dura reazione di Mihajlovic. Il tecnico pretende un risarcimento molto superiore ai 2mln proposti dallo Sporting, che inizialmente si era offerto di versargli appunto un anno di stipendio: nella fattispecie, 10mln netti, una cifra che ha fatto andare su tutte le furie Sousa Cintra. Il presidente ha infatti risposto per le rime ai microfoni del quotidiano portoghese Record: ''Mihajlovic aveva un periodo di prova di 15 giorni, l'abbiamo esonerato all'11°, quindi non pagherò nessun indennizzo. Ha commesso errori sin dal suo arrivo - prosegue Sousa Cintra -, voleva cambiare il luogo del ritiro e farci perdere 300mila euro. Nulla contro l'uomo e contro un ex giocatore che era fenomenale sulle punizioni, ma da tecnico non ha mai vinto nulla e non può accampare pretese''. La risposta di Mihajlovic dovrebbe arrivare sotto forma di una causa legale per ottenere il maltolto: l'ennesimo guaio per lo Sporting