Sanità, Sport e Istruzione: riconoscimento del presidio terapeutico dello sport

Pubblicato il 17 gennaio 2019 alle 12:01:42
Categoria: Notizie di attualità
Autore: Sergio Chiesa

Finalmente siamo sulla strada giusta. Lo sport potrebbe diventare presidio terapeutico. La pratica di diverse discipline è utilizzata da anni per risolvere patologie o ridurre problematiche psico-somatiche. Per questo la Regione Lombardia ha iniziato il processo burocratico di riconoscimento della pratica sportiva come presidio terapeutico. La speranza che una migliore regolamentazione nei rapporti Sanità e Sport possa sviluppare tutte le attività sportive sia in fase di avvio alla pratica sportiva non solo di base ma anche per tutta la popolazione con evidenti ricadute sul benessere fisico ed economico di tutta la nazione.

“Una grandissima soddisfazione, con l’approvazione definitiva della proposta della Lega Nord di  introdurre la pratica sportiva tramite prescrizione medica per la cura delle patologie croniche portiamo la Lombardia all’avanguardia, come sempre, nel Paese”: questo il commento di Antonio Rossi,  Assessore Regionale allo Sport e alle Politiche per i Giovani e Fabio Rolfi, presidente della commissione Sanità e Politiche sociali del consiglio regionale della Lombardia, dopo l’approvazione della proposta avanzata dalla Lega Nord . “Si tratta – ha spiegato Rolfi – di una grande novità per la Lombardia; un impegno di legge che mira ad aprire il nostro sistema sanitario ai benefici della pratica sportiva nel prevenire e contrastare patologie diffuse senza ricorrere necessariamente solo a cure di tipo farmaceutico con evidenti ricadute positive per la salute, lo stile di vita e la sostenibilità del sistema socio sanitario”.    “Ora la giunta ha tempo sei mesi per definire le linee guida per implementare questo obiettivo, definendo le modalità della pratica sportiva, le patologie per le quali è ammessa ed i luoghi dove esercitarla, che apre la possibilità al mondo del fitness e dello sport organizzato di contribuire concretamente alla promozione della salute grazie anche al loro contributo, dietro specifica prescrizione medica. Si tratta – ha concluso il presidente della commissione – di una precisa scelta politica di modernità che punta sulla prevenzione in modo deciso ed innovativo.”  “Ringrazio l’assessore Gallera e il presidente Rolfi – ha commentato l’assessore Antonio Rossi – per aver introdotto questo principio di civiltà nel nostro ordinamento. Lo sport fa bene, riveste un’importanza fondamentale sia nelle fasce giovanili della popolazione sia in età più adulta, come prevenzione e come cura delle malattie”.  “E’ certo, come sostenuto dalla più autorevole letteratura scientifica mondiale, che l’attività motoria ha degli effetti benefici nella cura del diabete e sull’apparato cardiovascolare riducendo due fattori di rischio come l’obesità e l’ipertensione. Per questo – ha concluso Rossi – è importante passare da una consapevolezza diffusa sull’utilità dello sport ad una vera e propria prescrizione medica dell’attività e dell’esercizio fisico” .  

I tempi sono stati determinati ma come tutte le questioni che riguardano la politica non sono certi, bisogna riconoscere però che questa è la strada da percorrere e speriamo che ciò avvenga nell’interesse sanitario di tutti nel più breve tempo possibile.