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Nella convulsa attività moderna non si ha tempo per riflettere e per fare considerazioni. In questa rubrica settimanale andremo alla ricerca dei punti deboli dello sport. Sorprende o non sorprende?
1) Il primo punto toccato questa settimana è quello della situazione igienico-sanitaria e funzionale dei bagni dello stadio di San Siro. A quanto pare tutti si palleggiano le responsabilità ed ogni domenica milanisti o interisti sono nella m... Ovvero la loro preoccupazione non è solo sportiva!
2) E’ tempo di elezioni sportive, politiche, amministrative... avete sentito qualcuno parlare di programmazione sportiva? 13 milioni di persone che ogni anno partecipano ad una gara ufficiale non sono sufficienti a smuovere le sensibilità politiche. I praticanti di attività sportiva o motoria in Italia superano i 30 milioni. Possibile che non abbiano voce? Possibile che nessuno pensi che impiantistica e salute pubblica sono la stessa cosa?
3) Un assessore allo sport e giovani che finalmente capisce di cosa si stia parlando. Filippo Grassia è stato nominato da Roberto Formigoni nella nuova giunta della Regione Lombardia. Il neo assessore non ha molto tempo per operare ma essendo esperto di sintesi e moviole riuscirà, speriamo, nel suo intento.
4) Maxi problema sull'anullamento del gol al Catania: un coro di personaggi chiede a gran voce la moviola, a quanto pare panacea di tutti i mali. Se la tecnologia entra nel calcio, il calcio diventa uno spettacolo e perde la caratteristica di sport. Il tempo effettivo, la moviola, i minuti di sospensione appartengono allo spettacolo!