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Sorprende o no: calcio, sport o spettacolo?

Pubblicato il 8 novembre 2012 alle 21:54:32
Categoria: Notizie di attualità
Autore: Sergio Chiesa

Siamo in piena stagione di elezioni: politiche, amministrative, presidenziali ma per quanto ci riguarda sportive. Ogni 4 anni, nell’anno olimpico si rinnovano le cariche direttive del Coni e dei suoi apparati regionali, quelli provinciali sono decaduti, delle Federazioni e degli apparati zonali. Immaginatevi che giro di candidati, candidature, dispetti, proposte. Per esperienza veniamo a conoscenza di quello o di questo, della Federazione dove c’è il candidato unico o della lotta di più pretendenti alla singola poltrona.

Quest’anno ci sembra un immenso ‘ciapa no’ , una situazione tipo il grande gioco degli adolescenti della sedia che manca quando finisce la musica, tutti cercano di lasciare il problema all’altro. Di certo è che a marzo alle Elezioni del vertice del Coni non si presenterà più il sindaco Gianni Petrucci. Il numero di mandati concesso è finito. A molti fa gola la sua poltrona ma la complessità di gestione normativa, istituzionale e di relazioni con il Governo, che verrà nominato proprio in marzo/aprile non ispira nessuna candidatura esterna e si finirà sul consolidato candidato interno Raffaele Pagnozzi profondo conoscitore della macchina .

L’unico candidato che è emerso dal mare di mediocrità è Sandro Mazzola, 70 anni, in corsa per la poltrona di Presidente del Comitato Regionale Lombardo di Calcio. Mazzola, persona proba, seria e affidabile ha per contro l’età e la non competenza di gestione di un’azienda come il CRL della FIGC , il più grande d’Italia.
 
Bisogna decidersi, o si sceglie lo spettacolo o si sceglie lo sport. Insieme sport e spettacolo non sono congruenti nella disciplina calcistica. I valori dello sport mal si sposano con quelli dello spettacolo. Il comportamento di Buffon in occasione del gol di Muntari lo esemplifica bene. Perciò, se la scelta cade sullo spettacolo, avanti con i minuti di sospensione “tecnica” , il tempo effettivo, la moviola, i sensori di porta, 10 arbitri con microfono per comunicare con il pubblico e la votazione in diretta del pubblico tramite telefonino per le diverse situazioni e gestione delle sostituzioni per votazione da tablet e relative apps a pagamento e quant’altro. Oppure se si sceglie lo sport: i valori sono quelli tradizionali di lealtà, sincerità, sportività ecc. La partita è una sfida dove c’è uno che vince e uno che perde e tutti e due devono accettare la situazione. In questo caso l’arbitro è uno e tutti accettano che lo sia e tutti sono tenuti a rispettarlo in quanto facente parte integrante del gioco.

Corriere.it e Repubblica.it stanno inseguendo Datasport.it. I due colossi dell’editoria sono scesi in campo ... della comunicazione dei risultati di calcio minore. Datasport.it da oltre due anni sta coprendo tutto il territorio nazionale pubblicando i risultati di tutti i campionati nazionali degli sport di squadra oltre ai campionati regionali e provinciali delle regioni più importanti. La strada è tracciata la competizione è su come dare il migliore e completo prodotto/servizio a tutti i praticanti dello sport italiano.
 
Tempi grami per gli impianti sportivi italiani.
A causa dell’incertezza politica e governativa, nessuna istituzione si azzarda a pensare alcunché di progettuale sulla costruzione o semplicemente sul ripristino o meglio la gestione degli impianti sportivi. Mettiamoci il cuore in pace, fino a settembre 2013 non si parlerà di impianti. Peccato, ancora una volta i 30 milioni di sportivi praticanti non sono per niente considerati! All’estero non è così e stiamo perdendo opportunità a non finire.