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Lealtà e rispetto. In provincia di Venezia una partita di basket under 13 si è conclusa con il risultato di 5-206. Un risultato, questo, che non fa onore a nessuno, né ai vinti, né ai vincitori. La pubblicità che gira sulle televisioni in questi giorni parla di: “Vincere facile!” e forse all’allenatore e ai dirigenti, sicuramente fenomeni, della squadra vincente non sarà parso vero di poter infierire per 40 minuti effettivi senza sosta sui malcapitati avversari in nome di una correttezza sportiva. Un comportamento questo che assolutamente non condivido e credo di essere un credibile uomo di sport.
In realtà, i lettori della Gazzetta dello Sport si sono schierati quasi tutti a favore della squadra vincente, criticando la risposta di Franco Arturi, che chiedeva l’intervento delle autorità sportive. Più precisamente del neo presidente della Federbasket Veneta, Bruno Polon, e del presidente del Coni veneto Gianfranco Bardelle per far applicare il fair play sportivo specie nel settore giovanile. Siamo d’accordo che nel settore agonistico seniores e nel campo professionistico una squadra deve dare sempre il massimo ma non certamente in campo giovanile dove i valori sportivi hanno una diversa priorità. Comunque a Zalarino (Venezia) l'1 dicembre dalle 9 alle 13 convegno sui valori dello sport organizzato da Scuola dello sport e dalla Cei.
Magra figura e speranze deluse. Chi si aspetta un cambiamento dalle elezioni politiche, amministrative o sportive 2012-2013 se lo scordi! La troppa paura del cambiamento attanaglia tutti gli elettori e quindi ancora per quattro o più anni si applicheranno ancora le strategie passate. E’ successo in Lombardia dove alla presidenza del CRL della FIGC è stato eletto Felice Belloli e tutto il suo staff appoggiato da Carlo Tavecchio, presidente della LND in carica. In compenso gli avversari, quelli del rinnovamento, hanno fatto proprio delle magre figure. Sandro Mazzola ha dimostrato di non avere il carisma del presidente e si sentiva proprio un pesce fuor d’acqua mentre il vero innovatore, tale sembrava dall’eccellente programma, Angelo Bonfrisco, si è fermato al palo scivolando su di una buccia di banana burocratica propria di un principiante, mal consigliato. Avanti così nel futuro, con i campi di gioco lombardi su cui stendere un manto sintetico visto il continuo e costante cambiamento climatico.
Sergio Chiesa
@sergioangchiesa