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Il settore del turismo dei casinò in Italia crescerà da 3,4 miliardi di dollari nel 2025 a 7,8 miliardi di dollari entro il 2035

Pubblicato il 2 giugno 2025 alle 15:06
Categoria: Notizie
Autore: Matteo Fausto Di Felice

Il turismo dei casinò sta uscendo dalla sua nicchia e si prepara a diventare uno dei motori più vivaci dell'industria dei viaggi italiana. Un'analisi di Future Market Insights stima per il 2025 un giro d'affari di 3,4 miliardi di dollari, con una proiezione che tocca 7,8 miliardi nel 2035. Una crescita alimentata dall'integrazione tra il gioco, la cultura, la gastronomia e l'ospitalità di fascia alta. Le stesse ricerche indicano che più di 3,6 milioni di viaggiatori internazionali hanno già inserito almeno una casa da gioco nel proprio itinerario italiano durante il 2024. Perché? Pare che siano attratti dalle esperienze "boutique" che vanno aldilà della semplice roulette. Il quadro normativo rimane chiaro ed è considerato super affidabile: l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) rilascia le licenze e con i nuovi cambiamenti di quest'anno, grazie alle licenza da 7 milioni di euro, il gioco online italiano è diventato ancora più competitivo.

Da 3,4 a 7,8 miliardi: Perché la traiettoria è in crescita

Gli osservatori vedono nella crescita prevista un rimbalzo strutturale più che un semplice recupero post-pandemia. In pratica, ci sono tantissimi viaggiatori che cercano dei soggiorni a tema e che tengono alta la domanda. Dalle settimane di poker didattico sul Lago di Lugano alle serate in costume rinascimentale al Casinò di Venezia. Naturalmente, sta anche alle case da gioco sapersi adattare e diventare dei veri e propri spazi culturali multifunzione.

A livello macro, diversi report confermano che il gaming regolamentato continua a guadagnare quota nel mix dei consumi turistici- Perché? Probabilmente rappresenta il giusto mix tra l'intrattenimento dal vivo, l'enogastronomia e le nuove tecnologie. L'Italia, anche se conta un numero limitato di sale fisiche, sta così adottando il modello boutique casino, punta sulla qualità architettonica e sull'offerta esperienziale, anziché sulla quantità di tavoli verdi.

Le esperienze integrate che attirano i nuovi viaggiatori

Il format casino resort italiano somiglia sempre più a quello dei grandi hub asiatici, ma declinato sulla cultura locale. Le degustazioni di Vermentino tra un colpo di baccarat e l'altro a Sanremo, o tour d'arte con o tavoli di chemin-de-fer lungo il Canal Grande o o retreat alpini che abbinano le analisi di game theory ai percorsi spa in Val d'Aosta.

L'approccio è in linea con le linee guida del Piano Strategico del Turismo 2023-2027 del Ministero del Turismo, che incentiva i prodotti high experience, capaci di distribuire i flussi su tutto l'anno e di valorizzare i centri minori. Secondo l'ISTAT, la componente internazionale supera ormai la metà delle presenze totali, segno che i contenuti tematici funzionano da calamita anche fuori stagione. In questo contesto, i casinò si presentano come degli hub dove la ristorazione di ricerca, le mostre temporanee e gli spettacoli musicali convivono con il gioco legale.

Il digitale cambia le regole: Il ruolo dei bonus senza deposito

Sul fronte online, la leva promozionale più ricercata resta il bonus senza deposito: un credito gratuito che permette di testare le slot e i giochi da tavolo subito dopo la registrazione, senza versare dei fondi. Le piattaforme editoriali specializzate compilano delle classifiche aggiornate dei migliori operatori, aiutano gli utenti a confrontare i requisiti di puntata, i tantissimi titoli e anche l'affidabilità del brand.

Gli analisti sottolineano che queste vetrine non agiscono come dei semplici affiliati, ma come dei veri e propri comparatori d'offerta, utili sia ai neofiti sia a chi cerca delle alternative alle grandi aziende nazionali. Il risultato è un ecosistema in cui tutte le informazioni sono disponibili online e dove gli utenti possono informarsi in modo approfondito prima di iniziare a esplorare questo settore.

Sfide e opportunità per il 2035

Il percorso non è senza ostacoli. Da un lato, Bruxelles spinge per un ulteriore allineamento delle normative sul gioco responsabile, mentre le associazioni come EGBA notano una progressiva convergenza dei modelli di concessione europei. Dall'altro, il Ministero del Turismo ricorda che la competitività dell'offerta italiana passa anche per le infrastrutture efficienti, la formazione multilingue e le politiche di destagionalizzazione.

Sul fronte privato, i gestori stanno investendo nelle tecnologie cashless e nelle esperienze phygital, dei tavoli con la realtà aumentata, gli spettacoli immersivi, il tracciamento dei percorsi di visita, per allungare il tempo medio di permanenza. L'obiettivo dichiarato è quello di intercettare i cosiddetti high-experience travelers, degli ospiti che non cercano soltanto la vincita ma un racconto da portarsi a casa. Le prime sperimentazioni pilota, dai festival "casino & cinema" di Roma alle settimane "spa & strategy" in Valle d'Aosta, mostrano un tasso di soddisfazione elevato e una forte propensione al passaparola internazionale.

Quindi, se il tetto delle licenze online garantisce un quadro normativo stabile e se gli operatori continueranno a integrare il gioco, la cultura e il benessere, il traguardo dei 7,8 miliardi di dollari nel 2035 appare perfettamente alla portata. L'Italia del tavolo verde sembra dunque pronta a rilanciare, sta trasformando la puntata in un viaggio che unisce la storia, i sapori e l'innovazione.