Torino, Mazzarri: "Ancora col 4-3-3, stiamo facendo bene"

Pubblicato il 2 febbraio 2018 alle 18:36:07
Categoria: Serie A
Autore: Danilo Supino

Nella consueta conferenza stampa pre partita, Walter Mazzari, ora al Torino, ricorda con piacere i due anni passati alla Sampdoria: "Nella Samp ho passato anni bellissimi e fatto risultati importanti. Di sicuro proverò sensazioni belle, a Marassi. E faccio i complimenti a Giampaolo per il suo lavoro e a Quagliarella per il suo rendimento. Lo saluterò volentieri, è un ragazzo d’oro; viste le sue doti, sta meritando tutto quello che sta ottenendo". Domenica Belotti sarà in panchina e dietro si continua con la difesa schierata a quattro. 

L'analisi della partita: "Sappiamo che andiamo in uno stadio dove il fattore campo e il gioco della squadra han fatto finora la differenza, loro sono in momento di grande entusiasmo, vincere a Roma carica e dà autostima, stanno facendo un super campionato; noi dovremo migliorare la prestazione col Benevento per uscire con risultato positivo. Si è lavorato bene in settimana, abbiamo provato varie soluzioni speriamo di farle vedere sul campo al meglio. Di sicuro però dovremo essere più attenti e bravi nella fase difensiva. Perché anche con il Benevento, quando pure abbiamo fatto ottimamente in attacco. abbiamo commesso qualche errore di troppo. Contro la Samp non potremo permetterceli. Dovremo essere più bravi anche a leggere la partita".

Belotti in campo? "I tre cambi li devo poter decidere e usare bene io. Chi va in campo deve garantirmi 90 minuti, poi nel caso decido io perché cambiare, liberamente. Preferisco un giocatore che abbia i 90 minuti nelle gambe e poter usare i giocatori importanti che stanno recuperando da un infortunio anche a partita in corso, nel caso. Come Ansaldi, per esempio, che non ha ancora i 90 nelle gambe".

Avanti con la difesa a 4: "Possiamo giocare ancora col 4-3-3 come col 3-5-2. Deciderò domani. Ma non vorrei cambiare modulo, l’ho già detto ai ragazzi: significherebbe che stiamo facendo bene. E non è che posso cambiare la formazione per fare giocare uno solo perché ha un nome e un cognome".