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Serie A: le pagelle di Lecce-Napoli

Pubblicato il 9 maggio 2011 alle 08:10:00
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

Le pagelle di Lecce-Napoli, terminata 2-1.

LECCE
Rosati 6 Poco reattivo sul colpo di testa di Mascara, non viene chiamato in causa in altre circostanze dagli attaccanti del Napoli.
Giuliatto 6 Al rientro dopo un lungo infortuno, viene convocato a sorpresa da De Canio e addirittura schierato nella ripresa quando il Napoli si getta in avanti alla ricerca del vantaggio. Qualche fallo di troppo ma non demerita.
Tomovic 6.5 Bene nel primo tempo, quando affonda con regolarità e cerca di limitare le iniziative di Lavezzi sul suo lato. Intelligente nella ripresa quando mantiene la calma anche nei momenti in cui il Napoli spinge con più decisione.
Gustavo 5.5 Attento su Cavani, si limita a non lasciare spazi senza strafare. Se ne dimentica in un'occasione nella ripresa ma viene graziato dall'attaccante uruguaiano.
Olivera 7 Tra i migliori dei suoi. Cambia spesso posizione sul terreno di gioco, senza risparmiarsi in termini di corsa e di ripiegamenti. Ha il merito di guadagnare il rigore che sblocca il risultato, arretra sulla mediana quando il Lecce resta in dieci uomini.
Fabiano 6 Non commette disattenzioni e cerca di rilanciare l'azione con lanci dalle retrovie ma, al pari dei compagni di reparto, si fa beffare in occasione del gol di Mascara.
Giacomazzi 6 Tanta corsa e spirito di sacrificio, nonostante una condizione atletica sicuramente non eccellente. Arretra di qualche metro per proteggere il reparto difensivo, pagando spesso in termini di lucidità.
Munari 6.5 A corrente alternata. Nel primo tempo si rileva l'uomo più pericoloso del Lecce, con una conclusione respinta e una che si spegne sull'esterno della rete. Nel secondo tempo si limita a contenere le avanzate degli avversari, fino alla sostituzione.
Vives 6 Prova senza fortuna una conclusione da fuori, oltre al solito furore agonistico in mezzo al campo. Si arrende per un problema muscolare ad inizio ripresa.
Mesbah 6.5 Parte terzino, poi avanza a centrocampo dopo l'espulsione di Corvia. Tanto impegno, un duello continuo con Maggio sulla fascia e qualche inserimento nella ripresa che permette al Lecce di respirare.
Di Michele 6.5 La prova tv sembrava aver chiuso in anticipo il suo campionato, l'annullamento della squalifica lo rilancia tra i titolari. Corre molto su tutto il fronte d'attacco ma non crea particolari problemi a De Sanctis. Ha il merito, decisivo, di servire Chevanton con uno splendido colpo di tacco nell'azione che vale tre punti.
Chevanton 7.5 Ennesimo colpo di scena in una stagione contrassegnata da alti e bassi, da polemiche aperte e prodezze improvvise. L'attaccante uruguaiano fa esplodere il Via del Mare con un gran sinistro dal limite che colpisce la traversa e varca la linea di porta prima di tornare sul terreno di gioco. Comprensibile la sua esultanza sotto la curva che gli costa l'inevitabile cartellino giallo ma lo consacra, se ce ne fosse ancora bisogno, come idolo del Salento.
Corvia 5 Dall'altare alla polvere. Lotta da solo contro i difensori del Napoli e ha la freddezza di realizzare il rigore del vantaggio con un destro perfetto sotto l'incrocio. Poi commette un fallo ingenuo su Lavezzi quasi nella propria area e riceve il secondo cartellino giallo. Una decisione forse esagerata ma che costringe il Lecce a giocare in inferiorità numerica buona parte della ripresa e lo rende indisponibile per il derby contro il Bari. Avventato.

ALLENATORE
De Canio 7 Mantiene la calma anche nei momenti di maggiore concitazione. Ha coraggio quando sceglie Giuliatto, al rientro dopo un lungo infortunio, e soprattutto nel finale quando con il risultato in bilico e una situazione di classifica oltremodo delicata decide ugualmente di inserire Chevanton. Scelta premiata e obiettivo salvezza ancora alla portata.



NAPOLI
De Sanctis 5.5 Impossibile fare qualcosa di più sul rigore di Corvia e sulla conclusione magistrale di Chevanton. Qualche brivido di troppo per un'uscita imperfetta nel secondo tempo.
Aronica 5.5 Molto nervoso, si scontra prima con Olivera e poi nel finale con Chevanton. Prova qualche discesa sulla fascia ma con poco raziocinio.
Cannavaro 6 Duello soprattutto fisico con Corvia nel primo tempo, dirige bene il reparto difensivo anche nella ripresa. Troppo nervoso nel finale dopo il gol del Lecce giustamente convalidato.
Dossena 5.5 Partita anonima, non spinge come dovrebbe sulla sua corsia e soffre in diverse circostanze la vivacità di Munari.
Campagnaro 5.5 Compromette una buona prestazione con il fallo da rigore su Olivera che permette al Lecce di sbloccare il risultato.
Zuniga 6.5 Entra in campo nella ripresa e pennella il cross dalla sinistra che determina il gol del pari.
Gargano 5.5 Ritrova un posto da titolare dopo diverse panchine ma non orchestra il gioco del Napoli come forse vorrebbe Mazzarri. Sicuramente il caldo ha inciso ma anche la prova non eccellente dei suoi compagni di squadra.
Hamsik 5 Non entra mai nel vivo della partita, se non per calciare qualche calcio d'angolo. Mai uno spunto, si dimostra stranamente svogliato e il gioco del Napoli inevitabilmente ne risente.
Yebda 6 Tanta intensità in mezzo al campo, un duello continuo con Vives e Giacomazzi, ma poca lucidità quando si tratta di verticalizzare.
Maggio 6 Duella con Mesbah sulla fascia e non mancano gli interventi duri. Prova a spingere quando il Napoli cerca il gol del vantaggio ma non crea particolari pericoli.
Mascara 7 Entra in campo per Yebda e sembra avere l'argento vivo addosso. Mette subito in apprensione la retroguardia salentina, realizzando il gol del pari con un colpo di testa sottomisura, nonostante i suoi 175 cm di altezza. La prodezza di Chevanton gli impedisce di essere l'uomo dell'ingresso matematico in Champions.
Lavezzi 6 Nel primo tempo è l'unico dei suoi a provare qualche spunto, nel tentativo di sbloccare l'equilibrio sul terreno di gioco. Ha un'occasione ad inizio ripresa ma la sua conclusione viene neutralizzata. Cala nel finale quando invece il Napoli dovrebbe premere sull'acceleratore.
Cavani 5 Nervosismo immotivato nei confronti del direttore di gara, dall'episodio del rigore fino al secondo cartellino giallo. Una doppia sciocchezza, che lo estromette dallo scontro con l'Inter in programma tra sette giorni e gli impedisce di contendere a Di Natale lo scettro di re dei bomber.

ALLENATORE
Mazzarri 6 Lui non accetta l'alibi ma tutte le polemiche sulla sua permanenza a Napoli hanno sicuramente disturbato la concentrazione della squadra e l'ambiente, a lungo fattori determinanti. Indovina le sostituzioni di Zuniga e Mascara, che confezionano il pari, deve arrendersi alla prodezza di Chevanton.