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Il Catania inchioda la Juventus sull'1-1 al Massimino. Gli etnei dominano nel primo tempo, i bianconeri si risollevano nella ripresa arrivando a sfiorare i tre punti. Ne esce un match di grande impatto emotivo: Conte resta in vetta alla classifica, Montella trae ottime risposte dai suoi argentini.
L'inizio del Catania è sorprendente per attenzione e vigore fisico. Pressing asfissiante su Pirlo e sugli esterni difensivi in fase di non possesso, manovra precisa con la palla tra i piedi. Gomez a destra salta senza problemi Grosso, Delvecchio punge con gli inserimenti e Catellani svaria sul fronte d'attacco. La Juve non si vede, quasi sovrastata. Anche Pirlo, fin qui splendido, non trova la misura dei lanci. Al 22' il meritato vantaggio: Gomez sguscia a destra e mette in mezzo un cross basso, sul quale si avventa Bergessio in anticipo su Chiellini. Buffon non può nulla ed è 1-0. I bianconeri non si scuotono: Elia e Vidal, all'esordio dal 1', restano in ombra e a Matri non arrivano palle giocabili.
E' Pepe - subentrato all'olandese ex Amburgo - a scuotere la Juventus. Indiavolato a sinistra, l'esterno corre, dribbla e crossa. Al 49' un suo tocco libera Krasic, che scocca il destro da fuori area. Conclusione innocua, ma Andujar manca completamente la presa e regala il pari agli ospiti. Di qui inizia un duello serratissimo: la Juve preme, il Catania agisce in contropiede. Bellusci e soprattutto Spolli evitano il peggio sugli assalti degli esterni bianconeri: Krasic fa 50 metri palla al piede e arriva sfiancato al tiro, Vidal manda alle stelle da ottima posizione. Montella inserisce Suazo, che tiene in scacco un disattento Chiellini.
Il diluvio esalta lo spirito guerresco delle due squadre, che non si risparmiano fino al 95'. Il pari è il risultato più giusto. Il secondo consecutivo per la Juventus, che resta davanti a tutte ma fra sette giorni ospiterà il Milan nel primo, vero, esame della stagione.
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