Serie D girone A, l'analisi: dominio Lecco, disastro Sestri Levante

Pubblicato il 4 giugno 2019 alle 22:00:54
Categoria: Serie D
Autore: Redazione Datasport

Un girone con poche emozioni in vetta, ma in parte anche in zona retrocessione, con verdetti sanciti anticipatamente. Un avvio lento di parte delle lombarde, a cui si è contrapposta una partenza sprint delle liguri, mentre nella seconda parte del torneo la situazione si è totalmente rovesciata. Per le piemontesi invece un torneo scialbo con la maggior parte delle stesse a sgomitare in zona retrocessione. E’ quanto si evince dando una prima occhiata confrontando la classifica al giro di boa con quella finale. 

Raramente si è vista una squadra, il Lecco, largamente in testa sia all’andata che al ritorno tenendo un andamento lineare lievemente crescente, che ha fatto praticamente corsa a sé affibbiando ben 27 punti di distacco alla seconda classificata, raggiungendo la ragguardevole quota di 86 punti, superando anche numericamente quanto ottenuto dalla tre vincenti dei gironi a venti squadre, ma subendo l’onta del sorpasso degli eterni rivali del Como, che nel girone B hanno ottenuto 89 punti. Lecchesi che ritrovano il professionismo a distanza di sette stagioni, alcune delle quali piuttosto tribolate, vedasi i playout con l’Olginatese del 2016-17. Onore a mister Gaburro, che compie la non facile impresa di bissare il successo dell’anno precedente nello stesso girone con il Gozzano, anche se in quel caso si trattò di una volata all’ultimo secondo sempre col solito Como, e il punteggio ottenuto più basso, 82, oltretutto in un girone da venti squadre. Per il bravo tecnico veneto terzo campionato vinto se andiamo a ripescare anche la lontana impresa con i mantovani della Poggese targata addirittura 2000-01 nel girone D di serie D. La partenza diesel di alcune lombarde può forse essere spiegata col fatto che per la maggior parte di loro la sfida con liguri, che tornavano in questo girone dopo due stagioni di esilio in quello toscano, era praticamente inedita, e quindi forse le rivierasche all’inizio erano state leggermente sottovalutate.

SERIE D GIRONE A - ANALISI

Le formazioni che pagano maggiormente questo scotto sono l’Arconatese e il Milano City, ex Bustese, che guarda caso erano reduci nelle stagioni precedenti sempre con sfide tra corregionali e con piemontesi. La squadra allenata da Livieri ha incrementato del 25% il suo punteggio nel ritorno e si è brillantemente salvata ai playout espugnando il difficile terreno del Sestri Levante. Addirittura un miglioramento del 50% per il Milano City, che però partiva tra le favoritissime con una rosa di prim’ordine ed ha dovuto cambiare tecnico in corsa affidandosi ad un big come Ezio Rossi ex difensore del Torino anni Ottanta, e salvezza strappata addirittura in extremis. Miglioramento notevole nel ritorno anche per la Folgore Caratese di patron Criscitiello, con un buon 35% di punteggio a crescere, ma vale il discorso fatto poche righe sopra per il Milano City, formazione molto accreditata, cambio di mister a torneo in corso e nemmeno i playoff raggiunti. L’ultima lombarda in lizza, l’Inveruno, ha totalizzato gli stessi punti sia all’andata che al ritorno, anche se in quest’ultima fase ottiene il terzo posto assoluto, il tutto viene premiato con il raggiungimento dei playoff e con la grande impresa della vittoria degli stessi nel girone, anche se poi nelle classifiche di merito stilate dalla LND per eventuali ripescaggi la formazione del giovane mister Andreoletti figura all’ultimo posto. Bravi soprattutto perché sul finale di campionato giravano voci di una fusione col Busto 81, che avrebbe riportato la Serie D a Solbiate Arno, peraltro difficilmente attuabili perché parliamo di comuni situati in province diverse, ma che evidentemente non hanno disturbato i giocatori.

SERIE D GIRONE A - SQUADRE LIGURI

Passando alle liguri, grande avvio di Unione Sanremo e Savona, calate pesantemente però alla distanza, pur mantenendo la posizione di classifica che avevano a metà campionato. Per i matuziani una perdita di punti che supera il 30%, per i biancoblu addirittura si arriva al 40%, segno che l’interesse di salire di categoria era molto relativo per entrambe. Molto bravi invece i genovesi del Ligorna che hanno un cammino speculare a quello dell’Inveruno, con identico punteggio in andata e ritorno. Per la formazione del presidente Torrice anche la soddisfazione di eguagliare, con il quinto torneo in categoria consecutivo, il record cittadino in serie D che era detenuto dalla Sestrese dal 1967 al 1972, e si sa bene quanto sia difficile per una società metropolitana mantenersi costante a questi livelli quando vi sono due formazioni in serie A nella città. Anche la Lavagnese totalizza gli stessi punti sia all’andata che al ritorno, ma porta a termine un campionato faticoso e deludente, col solo merito di assicurarsi la diciottesima partecipazione consecutiva in categoria. Buon torneo per la Fezzanese, che si salva grazie ad una partenza sprint nelle primissime giornate, ed alla sua terza partecipazione in Serie D riesce finalmente ad evitare i playout, che in precedenza in un caso erano stati premianti e nell’altro no. L’andamento nei due gironi risulta equilibrato, con un leggerissimo calo nel ritorno. Disastro invece per il Sestri Levante che torna nei regionali dopo sette stagioni, dopo un discreto girone di andata, registriamo un calo del 27,5% nel punteggio, che significa una inopinata retrocessione nei playout, aggravata dall’avere giocato la gara decisiva davanti al pubblico amico. E dire che i “corsari” nel mercato invernale avevano irrobustito la rosa con quattro acquisti di esperienza, due in difesa e altrettanti a centrocampo, ma i numeri impietosi recitano che le reti subite sono state maggiori dopo questi innesti.

SERIE D GIRONE A - SQUADRE PIEMONTESI

Il Piemonte chiude amaramente questa statistica, senza squadre ai playoff e con ben tre retrocessioni, che avrebbero potuto essere anche quattro se il Borgosesia, partito maluccio, non avesse accelerato al ritorno con un +28% in termine di resa di punteggio. Per il secondo anno consecutivo retrocedono due neopromosse, l’anno scorso furono Calcio Derthona e Castellazzo, quest’anno Pro Dronero e Stresa. I cusiani hanno fatto ben poco totalizzando lo stesso numero di punti nelle due fasi del campionato, troppi allenatori si sono avvicendati, la scelta degli under non è stata ottimale e nemmeno quella dei portieri. I cuneesi hanno fatto un pochino meglio, con un’impennata finale del 23% che significa terz’ultimo posto finale e possibilità di chiedere il ripescaggio con discrete speranze. Situazione particolarissima quella del Borgaro, che torna in Eccellenza dopo due sole stagioni. La squadra di mister Licio Russo totalizza la miseria di 5 punti nell’andata, poi nel mercato invernale stravolge la rosa con innesti di esperienza e mette il turbo, facendo registrare addirittura un miglioramento in termine di punti del 320%, ma cade alla penultima giornata in casa contro la Lavagnese vanificando il sogno di raggiungere i playout. Andamento costante per Bra e Chieri, ma dai torinesi era lecito aspettarsi molto di più, mentre l’unica sorpresa positiva di stagione è il Casale di mister Buglio, lo scorso anno salvo in questo girone ai playout con la Varesina, mentre stavolta fuori dai playoff condannato, al pari della Folgore Caratese, dalla classifica avulsa. Peccato soltanto il netto calo nel girone di ritorno, con un -31% che ha impedito ai nerostellati di cogliere, se fossero rimasti in linea con l’andata, un più che meritato secondo posto.

Articolo a cura di Claudio Bordone