Serie B: Padova, un poker per la vetta

Pubblicato il 4 settembre 2011 alle 17:10:00
Categoria: Serie B
Autore: Redazione Datasport.it

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Il primo derby veneto della stagione finisce 4-1 per il Padova, bello e spietato contro un Cittadella che incassa più gol di quanti, forse, ne avrebbe meritati. Il successo dei ragazzi di Dal Canto (che adesso aspettano il rientro di Succi, ripreso in prestito il 31 agosto e in attesa della definitiva guarigione) li fa schizzare a quota 7, in testa alla classifica in compagnia del Brescia. Per il Cittadella, nonostante il passivo pesante, le ambizioni di giocare un campionato tranquillo sono ancora vive, ma Foscarini dovrà sistemare qualcosa nell'attenzione dei suoi: tutti e 4 i gol del Padova nascono da calci piazzati, e questo non è un buon segno.

A inizio gara nel Cittadella non c'è l'ex Di Nardo che ha un problema alla gamba destra, e allora 4-4-2 con Di Carmine e Maah in attacco. Il Padova, dopo il successo sulla Reggina, cambia parecchio: Cacia, Milanetto e Osuji vanno in panchina, Dal Canto sceglie Italiano, Cuffa e Ruopolo. E il risultato della sfida darà ragione al mister.  La partita comincia forte con il  Cittadella sugli scudi: le discese continue di Job e Vitofrancesco, che fanno piovere cross dalla corsia destra, e il tiro sibillino di Di Carmine al 9' mettono paura al Padova, che incassa ma non crolla. Anzi, al 18' passa in vantaggio proprio con Cuffa, che mette lo zampino su  un pallone vagante in area dopo l'angolo battuto da Italiano.

Dopo il vantaggio il Padova cerca il colpo del k.o., ma Cordaz para su Ruopolo. Altri due minuti e stavolta è il Cittadella a segnare. Almeno così giudica il guardalinee il colpo di testa di Gasparetto: Pelizzoli respinge, ma l'assistente dell'arbitro dice che la palla era già dentro. E' 1-1 al 22'. Dopo il pari granata i ritmi si abbassano un po': qualche fallo, tiri velleitari e poco più. Finché a pochi minuti dall'intervallo Cutolo sorprende tutti: batte in fretta una punizione servendo Legati vicino alla linea di fondo, il terzino crossa al centro e Ruopolo, rapace, fa 2-1 di sinistro.

Nella ripresa, come nel primo tempo, il Cittadella ha il turbo nelle gambe e il fuoco negli occhi. Per i primi 10' la difesa del Padova traballa, il 'Citta' macina gioco ma non riesce mai a far tremare la porta di Pelizzoli. Ed ecco che il Padova, ancora una volta, alza la guardia e colpisce a sorpresa. Calcio d'angolo di Marcolini, il pallone rimbalza per terra prima dell'incocciata potente di Cuffa: doppietta personale, 3-1 e Tombolato in silenzio. Il grido dei tifosi padovani si alza nel cielo carico di pioggia mentre la squadra continua a giocare come vuole Dal Canto. Dramè semina il panico, dall'altra parte Maah cerca di rispondergli senza ottenere il successo sperato. Il Cittadella si sforza di restare in partita, ma Schiavon ci mette troppa grinta e si fa espellere per un' entrata dura su Schiavi.

A questo punto i granata si sbilanciano in avanti e il Padova è lì che aspetta, pronto a dare il colpo fatale. Che puntualmente arriva con la seconda doppietta di giornata: all'82' altra punizione affilata di Marcolini che trova sul secondo palo il solito Ruopolo, colpo di testa sotto la traversa e 4-1. Gli ultimi minuti sotto il diluvio e i 4 di recupero rendono onore al Cittadella, indomito davvero fino all'ultimo, ma costretto a cedere a una squadra che, fosse sempre così, la zona playoff la centrerebbe senza problemi.

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