Serie B, la presentazione di Venezia-Cosenza

Pubblicato il 22 dicembre 2018 alle 17:35:21
Categoria: Serie B
Autore: Redazione Datasport

Cosenza e Venezia affascina molto vista la storica rivalità fra le due compagini. In 21 gare sette volte l’hanno spuntata i Leoni Alati, mentre sei i Lupi della Sila. Otto sono i pareggi. L’ultimo incontro in terra veneta risale alla stagione 94/95, trionfarono in un rocambolesco 2-3 i cosentini.

COSENZA - Un’evoluzione incredibile. Figlia di un percorso di crescita cominciato ad inizio stagione, con ancora notevoli margini di crescita futuri per un gruppo coeso ed affiatato come quello cosentino. Che ha beneficiato soprattutto della spinta del pubblico presente sugli spalti del “Marulla.” Neanche le trasferte più impegnative hanno fermato la marea rossoblu al seguito dei propri beniamini. E, nonostante qualcuno affermasse che questa categoria non appartenesse al Cosenza, si è dovuto ricredere gara dopo gara. Mattone su mattone mister Braglia (coadiuvato dal ds Trinchera) ha plasmato una squadra in grado di lottare per la salvezza. 7/11 sono i protagonisti del salto dal purgatorio al paradiso terrestre. Di fatto, contro il Benevento, si è visto lo zoccolo duro della passata stagione disputare novanta minuti da veterani della B. Dermaku (suo lo stacco imperioso respinto sulla traversa da Montipò) e Idda - in difesa - sono stati monumentali, giganteggiando fra mostri sacri come Coda, Buonaiuto e Asencio. In mediana, Palmiero ha dettato i ritmi della manovra offensiva casalinga fornendo palloni precisi per i piedi del tandem Baclet-Tutino. Che non hanno inciso per poca precisione negli ultimi sedici metri di campo. Infatti l’occasione più importante è capitata sul mancino insidioso di D’Orazio deviato da Antei. Ha tentato anche Bruccini (sempre di testa), solo esterno della rete dando l’illusione del vantaggio. Ma tutti gli undici - più i subentrati (Baez - al 93’ - approfitta della respinta corta della difesa, destro di poco a lato)- hanno brillato al cospetto di una compagine con l’organico da serie A. Sannti pericolosi soltanto con il sinistro di Di Chiara e il palo colpito da Buonaiuto. Domani, nel match pre natalizio, i lupi della Sila saranno di scena al “Penzo” ospiti di un Venezia in stato di grazia. Il tecnico toscano sembra indirizzato verso la riconferma della stessa formazione scesa in campo fra le mura amiche una settimana fa: 3-5-2.

PROBABILE FORMAZIONE: (3-5-2)-Perina; Idda, Dermaku, Legittimo; Corsi, Mungo, Palmiero, Garritano, D’Orazio; Maniero, Tutino;

 

VENEZIA - Rivitalizzato dalla cura Zenga, il Venezia giunge al match pre Natale da una serie di quattro risultati utili consecutivi: due pareggi in trasferta contro Foggia e Crotone, altrettante vittorie fra le mura amiche con Brescia e Ascoli. Da quando si è insediato l’ex portiere nerazzurro, precisamente il 21 ottobre (pareggio 1-1 con l’Hellas) i lagunari hanno collezionato ben sedici punti a differenza dei miseri quattro con l’esonerato Stefano Vecchi. Una scalata verso la zona playoff che dista soltanto due lunghezze vista l’undicesima piazza occupata. Infatti, in caso di trionfo ai danni del Cosenza, i Leoni Alati si ritroverebbero ottavi se dovessero compiere dei passi falsi le dirette concorrenti. Il roster a disposizione dell’allenatore è di tutto rispetto. A protezione di Vicario - molto probabilmente - graviteranno due baluardi difensivi come Domizi e Andelkovic supportati da terzini fluidificanti quali Zampano e Bruscagin. In mezzo al campo, nel 4-2-3-1, Schiavone e Pinato sono liberi di impostare la manovra d’attacco mentre sulla trequarti Cernuto, Di Mariano e Falzerano alle spalle di Citro.

 

PROBABILE FORMAZIONE: (4-2-3-1)-Vicario; Zampano, Domizi, Andelkovic, Bruscagin; Schiavone, Pinato; Di Mariano, Cernuto, Falzerano; Citro;

a cura di Fabrizio Frasca