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Rivivi le emozioni di Milan-Fiorentina: cronaca, pagelle e tabellino
Il Milan non è guarito. Se i progressi degli ultimi tempi avevano fatto pensare ad un gruppo che stava lentamente uscendo dagli imbarazzi di inizio stagione, la Fiorentina mette in evidenza le lacune della squadra rossonera e si proietta sempre più verso le zone nobili di classifica: a San Siro finsce 1-3, con reti di Aquilani, Borja Valero, Pazzini ed El Hamdaoui.
Primo tempo estremamente negativo per i rossoneri, che subiscono subito la prima botta psicologica al 10': rimessa laterale per la squadra di Montella, la palla perviene all'ex Aquilani che col sinistro fredda Abbiati in mezzo all'imbambolata difesa rossonera. Il Milan prova a reagire ma appare lungo ed inconsistente. L'occasione si presenta lo stesso al 34', quando Pato viene steso in area da Roncaglia e l'arbitro Romeo decreta il calcio di rigore: dal dischetto va lo stesso brasiliano che però sparacchia alto col piatto destro. Passano quattro minuti e la Fiorentina raddoppia con Borja Valero, che s'incunea in area rossonera, salta un Mexes in versione gatto di marmo ed insacca di sinistro.
Nella ripresa Allegri inserisce Bojan e Pazzini per l'inguardabile Pato ed Emanuelson, ed il Milan dà quantomeno una dimostrazione di orgoglio. Al 60' è Pazzini a far sperare un San Siro fin troppo comprensivo: cross dalla sinistra di Constant, tacco di Mexes sul palo, l'ex interista si avventa sulla sfera ed insacca. I padroni di casa provano l'assalto, ma la Fiorentina non si scompone e nel finale fa malissimo all'imbarazzante retroguardia del Diavolo. Prima è Cassani a centrare il palo su azione di contropiede; all'88', invece, il neoentrato El Hamdaoui riceve al limite dell'area da Cuadrado, si gira indisturbato e piazza col destro all'incrocio.
La squadra di Montella continua la sua esposizione di bel calcio e si dimostra superiore in ogni reparto rispetto ad un Milan confusionario e balbettante. Sono 24 adesso i punti dei viola, mentre restano 14 quelli dei rossoneri, sempre più avviati verso un campionato di totale anonimato.