Serie A, Roma-Spal 0-2. Quanti fischi all'Olimpico

Pubblicato il 20 ottobre 2018 alle 16:58:22
Categoria: Serie A
Autore: Michele Nardi

Nuovo passo falso per la Roma, che crolla 0-2 in casa con la Spal e perde l’occasione per sorpassare momentaneamente l’Inter al terzo posto. I giallorossi non sono riusciti a reagire alla difesa organizzata da Semplici e alla prima occasione sono andati sotto senza riuscire a trovare idee ne forza per reagire e i tifosi si spazientiscono, fischiando sonoramente la squadra a fine partita. Manca la personalità di De Rossi e Kolarov, in tribuna per infortunio ma in campo mancano idee e coraggio da parte degli altri senatori. La Spal, solida dietro e concretissima davanti, esce meritatamente con i tre punti e interrompe una serie di quattro sconfitte consecutive.

La Roma in realtà parte forte e schiaccia la Spal nei suoi 20 metri. I giallorossi arrivano spesso in zona pericolosa ma mancano di concretezza sotto porta soprattutto con Dzeko, fermato due volte da Milkinkovic-Savic. Al 28’ El Shaarawy sciupa un contropiede sbagliando l’assist per Under: la Spal cerca il gioco palla a terra senza scomporsi e cerca di pungere in contropiede. Proprio su una ripartenza di queste il velocissimo Lazzari viene steso da Luca Pellegrini: calcio di rigore e 0-1 per gli ospiti grazie a Petagna.

Nella ripresa i ragazzi di Di Francesco partono subito all’assalto: al 54’ El Shaarawy serve Dzeko in area ma il bosniaco non riesce ad arrivare sul pallone. Passano due minuti e arriva il clamoroso raddoppio della Spal: Bonifazi anticipa tutti su un corner di Valdifiori sul primo palo e fulmina Olsen. La Roma prova a reagire ma anche la sfortuna si mette di traverso: al 67’ Pellegrini si gira sulla trequarti e scheggia l’incrocio dei pali dopo un intervento miracoloso di Milinkovic-Savic. Ma proprio il fratello del centrocampista laziale si fa espellere al 75’: ammonizione per perdita di tempo e secondo cartellino, piuttosto severo in verità, per aver gettato via un secondo pallone in campo. Ma i giallorossi sono disordinati in fase di possesso, senza idee e senza personalità e i ragazzi di Semplici riescono a gestire il risultato con relativa facilità fino al fischio finale.